Cultura e Spettacoli

I Vangeli (non) sono romanzi straordinari

I Vangeli (non) sono romanzi straordinari

Ipotesi su Gesù di Vittorio Messori è un libro che ha accompagnato molti sulla accidentata strada della fede. Una strada che bisogna percorrere e ripercorrere quotidianamente per non cadere in errore, trasformare il dono in un rovello, annegare nel dubbio. La sua forza è mostrare, a un pubblico di non specialisti, quanto i Vangeli siano storicamente fondati e credibili. La fede nella resurrezione è un'altra cosa. Ma intanto la cornice del miracolo si mostra del tutto ragionevole. Insomma, la vita di Gesù non è un romanzo, come titolano un po' infelicemente il loro interessante saggio Corrado Augias e Giovanni Filoramo: Il grande romanzo dei Vangeli (Einaudi) dove si raccontano con piglio narrativo le storie dei «personaggi» dei Vangeli a partire dalla loro storicità. Naturalmente, affermare che i Vangeli non siano un romanzo, non significa negare che il Nuovo testamento sia anche un eccezionale contenitore di avventure e uomini straordinari. E altrettanto ovviamente, il Vecchio testamento non è da meno. Fu Jorge Luis Borges a osservare, con malizia, che la letteratura religiosa è un ramo del genere fantastico.

Per restare alla letteratura italiana, Giuda è stato al centro di opere diversissime tra loro, firmate da grandi scrittori come Giuseppe Berto e Luca Doninelli. E che dire di Ponzio Pilato? La moglie del procuratore di Anna Bono è uno dei capolavori dimenticati del Novecento. Mentre Il prefetto della Giudea di Anatole France, uscito nel 1902 (appena ripubblicato da La Vita Felice), è un gioiello. E cos'altro aggiungere a quanto è stato scritto negli ultimi anni su Mario Pomilio e il suo Quinto Evangelio? Tra le novità più attese di ottobre, c'è il Libro dei libri (Adelphi) di Roberto Calasso.

Avete già capito di quale libro si tratta: la Bibbia, archetipo di molte storie (anche sacre) a venire e a sua volta «antologia» di archetipi di altre storie sacre. Con un'attenzione particolare alla traduzione della parola sacra, traduzione che può addirittura cambiare il corso della tradizione

Commenti