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Inps, il piano per i tagli alle pensioni

Secondo alcune indiscrezioni il numero uno dell'Inps vorrebbe chiedere un contributo anche ai pensionati che superano la soglia di 2000 euro lordi mensili

Inps, il piano per i tagli alle pensioni

La voce gira da tempo, ma a quanto pare lo spauracchio di un taglio alle pensioni sta per diventare realtà. Dopo l'arrivo al vertice dell'Inps di Tito Boeri, i pensionati cominciano a tremare. L'istituto di previdenza non fa mistero del piano dei tagli. Un dossier da tempo è sulla scrivania del presidente dell'Inps. Secondo quanto racconta il Giorno, Boeri vorrebbe dimostrare come il metodo retributivo, cioè il calcolo della pensione sulla base non dei contributi versati ma sulle ultime retribuzioni abbia generato delle iniquità e delle incongruenze. E qui scatta l'allarme per i pensionati: "È possibile chiedere un contributo di equità basato sullo sulla differenza tra pensioni percepite e contributi versati, limitatamente a chi percepisce pensioni di importo elevato. L’inps incasserebbe più di 4 miliardi di euro riducendo privilegi concessi in modo poco trasparente”. Per “importo elevato” si intendono - riporta il Giorno - assegni sopra i duemila euro mensili lordi”, avrebbe detto Boeri.

Di fatto con questo sistema si dovrebbero ricalcolare con il metodo contributivo tutte le prestazioni previdenziali liquidate nei decenni passate. E tutte quelle comunque superiori ai duemila euro saranno tagliate. Il Giorno sostiene questa tesi facendo riferimento a una tesi espressa proprio da Boeri insieme a Stefano Patriarca su La voce.info nel 2014 in cui hanno anche simulato gli effetti dell’intervento. Ad essere “danneggiati” circa 1,7 milioni di persone di cui 850mila di ex dipendenti privati (pensionati di anzianità), 770 mila ec pubblici e 100mila ex lavoratori autonomi.

Il taglio dovrebbe esser progressivo; meno 20% sulla quota squilibrata (quella in più garantita dal metodo retributivo) per pensioni tra i 2mila e i 3mila euro; meno 30% dello squilibrio su pensioni tra 3mila e i 5mila euro; meno 50% dello squilibrio su pensioni superiori a 5mila euro.

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