Cultura e Spettacoli

Meryl Streep: "La mascolinità tossica uccide gli uomini"

Meryl Streep contro l'espressione "mascolinità tossica": ecco cos'ha detto l'attrice, in contrasto con il pensiero comune delle femministe

Meryl Streep: "La mascolinità tossica uccide gli uomini"

Meryl Streep rivede il concetto di mascolinità tossica.

Si tratta di un’espressione molto utilizzata dalle femministe - e l’attrice viene considerata in quel novero - ma per Streep il punto è un altro. Come riporta il Guardian, durante un panel di presentazione per la seconda stagione di “Big Little Lies” - che parte il 9 giugno su Hbo negli Stati Uniti e il 18 giugno su Sky Atlantic in Italia - il cast, in gran parte fatto da donne e del quale fa parte Streep, si è trovato a riflettere su quanti colleghi maschi si siano goduti la guida femminile dello show.

Così l’attrice ha aggiunto: “Facciamo del male ai nostri ragazzi chiamando qualcosa «mascolinità tossica». Anche le donne possono essere abbastanza tossiche… ci sono persone tossiche. Abbiamo lati buoni e lati cattivi. Penso che le etichette siano poco d’aiuto per quello che cerchiamo di ottenere, ovvero una comunicazione diretta tra esseri umani. Siamo tutti sulla stessa barca”.

L’espressione divide da sempre le persone. C’è chi ritiene, per esempio, che ci siano forme estreme di tratti tradizionalmente associati alla mascolinità - come l’aggressività - e che essi siano in effetti tossici. C’è anche chi ritiene che l’espressione serva a far convergere la conversazione su rigide norme di genere. Esiste però un dato preoccupante, che esula da qualunque discussione opinabile: gli uomini, negli Stati Uniti, hanno il 3,5% di probabilità in più di suicidarsi rispetto alle donne - e alcuni esperti attribuiscono il fenomeno al fatto che vengano educati a non esprimere le emozioni, perché il rischio è di apparire vulnerabili. E non cercherebbero quindi neppure aiuto professionale.

Segui già la nuova pagina di gossip de ilGiornale.it?

Commenti