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Moon Knight è un "eroe" con il disturbo dissociativo dell'identità

In streaming su Disney+ dal 30 marzo, Oscar Isaac è il protagonista di una nuova serie a tema super-eroi nelle vesti di uno tra i personaggi "dimenticati" della Marvel. Ogni settimana un nuovo episodio

Moon Knight è un "eroe" con il disturbo dissociativo dell'identità

C’è da dire che il mondo dei super-eroi Marvel non conosce confini. E’ in continua evoluzione ed è in cerca di nuovi orizzonti da esplorare. Dopo il cinema, oggi i personaggi nati dalla fantasia di Stan Lee hanno invaso (letteralmente) il piccolo schermo grazie al profilare dell’offerta di Disney+. Lo abbiamo visto con WandaVision, con Falcon and The Winter Soldier, con Loki (di cui si attende una seconda stagione), con Occhio di Falco e, dal 30 marzo, si aggiunge un altro tassello al puzzle con l’arrivo di Moon Knight. Una serie molto complessa, decisamente fuori dai canoni per la casa della Marvel; una serie con un cast di grandi stelle, tra cui spunta Oscar Isaac e Ethan Hawke, tanto per citare i più famosi; una serie che esplora i miti e le leggende dell’antico Egitto e che pondera l’action, alla commedia e al dramma di un uomo con il disturbo dell’identità.

Sono 6 gli episodi previsti per Moon Knight (e noi abbiamo visto i primi 4 in anteprima). Sei ore per un viaggio alla ricerca di una verità sommersa dalle sabbie del tempo e per un’avventura da "mille e una notte". Di certo, anche se è una serie curata dal punto di vista della regia e della recitazione, è la storia in sé – almeno all’inizio – che non riesce subito a imboccare la strada giusta. Resta comunque un prodotto unico per la Casa delle Idee, capace di proiettare il suo stesso universo "super-eroistico" verso nuove e incredibili sfide.

Una serie che si interroga sui concetti di giustizia e vendetta: la trama di Moon Knight

Ambiento nella bellissima città di Londra, la serie si sofferma sulla vita di Steven Grant (Oscar Isaac). È un solitario quanto stralunato dipendente che lavora in un negozio di souvenir. Vive quasi ai margini, sognando di trovare – presto o tardi – il suo posto nel mondo. Una condizione che lo affligge molto anche perché c’è una ragione se Steven è costretto a vivere in questo modo. Soffre di un disturbo dissociativo dell’identità. Ha dei vuoti di memoria e di notte, durante il sonno e la veglia, si trova a vivere in prima persona dei ricordi che non suoi, che appartengono a un’altra vita che lui non ha mai vissuto.

Questi, però, non sono dei semplici sogni. Suo malgrado, Steven scopre di condividere il corpo con Marc Spector che di "professione" è un mercenario. Braccato da Arthur Harrow (Ethan Hawke), Steven si trova costretto a scendere a patti con il suo alter ego pur di capire il motivo per il quale si è trovato invischiato in questa avventura al limite dell’assurdo. La scoperta della verità porta Steven e Marc a indagare sulle loro identità e sui segreti legati a un potere nascosto nei meandri dell’antico Egitto, tra superstizione e magia nera.

Oscar Isaac che interpreta un eroe con un disturbo mentale

Moon Knight è una serie dai confini molto labili. Gioca con le nostre stesse paure, mettendo in scena un racconto che è in bilico tra realtà e finzione dove niente è quello che sembra. Nonostante sia una serie complessa, con tanti (e troppi) cambi di scena e di inquadrature, resta un prodotto che miscela molto bene l’intrattenimento più puro di una "comic-series" con il problema dei disagi mentali e di tutto ciò che ne consegue.

Un dualismo che convince grazie all’interpretazione di Oscar Isaac, capace di muoversi con agilità all’interno della cornice del racconto, regalando un’interpretazione validissima di un uomo che cerca il suo scopo nella vita e che, allo stesso tempo, si trova ad affrontare i demoni che si nascondono sul fondo dell’anima. Una serie onirica, in bilico tra sogno e realtà. E sì, dicevamo che è un qualcosa di nuovo per quanto riguarda le serie Marvel, proprio perché Moon Knight riesce a spiazzare il pubblico con una storia sagace, intelligente, che coinvolge in un viaggio tra i meandri più oscuri della mente umana.

Moon Knight è il personaggio "dimenticato" della Marvel

Il progetto nasce ufficialmente nel 2018 quando la Disney e la Marvel volevo riportare in vita uno dei personaggi meno celebri del loro stesso universo. Soprattutto, l’intenzione era quella di realizzare una storia che fosse collegata all’MCU ma che si focalizzasse sui personaggi secondari. È stata poi presentata nel 2019 al D23 Expo, ma le riprese si sono svolte solo nel 2021. Quello di Moon Knight è un personaggio che nei fumetti ha una storia molto particolare. Creato da Doug Moench e Don Perlin, appare per la prima volta nell’agosto del 1975 in un racconto diviso in due albi, dal titolo Warewolf by Night.

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Controverso già all’epoca e poco apprezzato dal pubblico, il sito IGN lo ha comunque inserito nella classifica dei cento personaggi più belli dei fumetti, conquistando la posizione numero 89. Scompare dalla timeline ufficiale per un lungo periodo, per essere resuscitato nel 1998 in una serie limitata chiamata High Strangeness, ma nel 2006 viene rilanciato grazie a un albo che lo vedeva al fianco di The Punisher. Proprio qui si è affrontato il problema del disturbo dissociato e la dipendenza da farmaci. Come tutti, anche Moon Knight ha dei poteri. È un pugile, e prima di indossare i panni di "eroe" è stato mercenario, marine e persino agente della CIA. Quindi è bravo nel corpo libero ed è un abile stratega.

Il canto del cigno per Gaspard Ulliel

La serie tv, inoltre, è tristemente celebre perché segna l’ultima apparizione di Gaspard Ullilel. Lui è l’attore francese che è venuto a mancare nel gennaio del 2022 dopo un incidente sulle piste da sci. Nel suo primo ruolo in una serie Marvel, in Moon Knight interpreta Midnight Man. È uno dei personaggi più oscuri e poco conosciuti dell’universo dei fumetti. Anche lui, come Steven, è alle prese con i demoni della vita passata. Di giorno è Anton Mogart, di notte diventa Midnight Man specializzato in rapine di opere d’arte.

Perché vedere Moon Knight?

Di sicuro è un prodotto che merita di essere visto, con tutti i suoi pregi e difetti. La Marvel con Moon Knight tenta il salto di qualità, prendendo le distanza da quello che fino ad ora è stato portato in tv. E concepisce una serie che, in realtà, è un bellissimo quanto complicato puzzle di idee. Ci si diverte con gusto e si viaggia in luogo esotico e pericoloso. Consigliata a chi è in cerca di un prodotto Marvel inusuale e diverso dal solito.

"Il disturbo dissociativo? Un tema importante di cui nessuno ne parla"

Ed è proprio l’attore protagonista che, in un incontro stampa via Zoom, rivela quanto sia stato importante una storia come quella di Moon Knight, in cui si racconta di un disturbo mentale che troppo spesso non viene mai affrontato come si dovrebbe. "Spesso è causato da traumi infantili molto intensi che si manifestano nell'età adulta. L'autenticità è sempre stata la cosa più importante, anche più della narrazione della storia – rivela -. E’ davvero intrigante prendere un eroe e dargli una fonte di dolore reale. Non è facile, è un uomo che sta soffrendo ed è molto interessante avere a disposizione un protagonista che prova una grandissima sofferenza. Steven non è fatto un eroe classico – aggiunge -.

Ho pensato che con il personaggio ci fosse la possibilità di sfruttare un tipo di storia differente, Questo aspetto mi entusiasmava molto".

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