Cultura e Spettacoli

Panariello, Conti e Pieraccioni si ritrovano a teatro (e in radio)

I tre «amici da sempre» a sorpresa si sono inventati uno spettacolo teatrale Che fa boom di prevendite. E che sarà presentato con uno show in radio

Panariello, Conti e Pieraccioni si  ritrovano a teatro (e in radio)

Sembrava un'idea buttata lì per caso. Sta diventando un successo. Carlo Conti, Giorgio Panariello, Leonardo Pieraccioni insieme sul palco. Nello stesso momento. Con un copione solo (si fa per dire). Tre professionisti che sono amici da quando non li conosceva nessuno e che adesso si ripresentano insieme quando li (ri)conoscono tutti. Nel frattempo ciascuno di loro è diventato un punto di riferimento nel proprio campo. Conti, conduttore Rai con propensione ai picchi di share. Panariello, comico con sfumature d'attore. Pieraccioni, attore regista con tendenza al record d'incassi. Ora sono il Triplete. Avrebbero dovuto presentarsi in scena per un evento solo, annunciato appena dopo il Festival di Sanremo, in una delle location italiane più simboliche: l'Arena di Verona il 5 di settembre (organizzazione F&P Group). E invece, una dopo l'altra, si sono aggiunte altre date ed è nato Il Tour: il primo ottobre al Mediolanum Forum di Assago, l'8 al Palalottomatica di Roma, il 15 ottobre al Nelson Mandela Forum della «loro» Firenze che li attende così tanto da avere in pochi giorni obbligato a replicare lo show (l'annuncio è di ieri: saranno sul palco anche il giorno dopo, il 16). In poche parole, il pubblico ha acquistato biglietti per uno spettacolo che nessuno conosce, che è tuttora in divenire e che, molto probabilmente sarà diverso serata dopo serata. Una specie di rimpatriata di amici che avevano già diviso il palco oltre vent'anni fa e che ora si ritrovano con qualche ruga e, soprattutto, un enorme bagaglio di esperienza in più. Qualcuno penserà che, vabbé, si sapeva che prima o poi l'avrebbero fatto. E invece no. Non è così automatico che amicizia, stima e interessi convivano così a lungo in artisti e uomini di spettacolo così impegnati. Anzi. D'accordo, sarà uno spettacolo nazionalpopolare, non una tragedia di Eschilo e quindi i soliti super snob storceranno il naso. Però, già dai tempi di Eschilo, questo tipo di evento è proprio ciò che la stragrande maggioranza del pubblico legittimamente si aspetta da uno spettacolo teatrale (o televisivo). E, senza dubbio, avrà una produzione e un ritmo da avvicinarlo ai recital anglosassoni ai quali, molto spesso, ci inchiniamo purchessia. In ogni caso, visto che siamo ancora a scatola chiusa, è difficile immaginare che cosa realmente accadrà sul palco. Qualche idea arriva dalla loro ospitata qualche giorno fa su Rtl 102.5 con Angelo Baiguini: due ore di improvvisazione, battute, scherzi, ricordi e molte risate con un Panariello pressoché irresistibile quando ha imitato Renato Zero. E qualcosa in più si delineerà nel Radio Show che dal 6 aprile debutterà sempre su Rtl 102.5. Tre mercoledì di fila. Dalle 21 alle 23. Con la super eclettica Federica Gentile a fare da padrona di casa. «Sarà realmente uno show all'insegna dell'improvvisazione e probabilmente ci saranno sorprese e, magari, qualche ospite. Io aprirò la porta radiofonica, li accoglierò e li metterò a proprio agio godendomi le loro invenzioni», spiega lei. Da loro nessuna anticipazione, se non scherzosa. Parlano, ad esempio, di una fantomatica Maranda, «opera di 26 ore della quale mostreremo i primi diciotto minuti da seguire in piedi». Ma sono tutte battute, tutte allusioni o calembour sui quali non fare affidamento. Comunque, da queste tre serate su Rtl 102.5 (che, tra l'altro, è la radio più ascoltata in Italia) potrà venir fuori l'identikit di uno degli eventi senza dubbio più attesi della stagione. Lo conferma la richiesta di biglietti, appunto. E anche, se vogliamo, il fascino di una storia di successo che, una volta tanto, non finisce a tarallucci e vino.Conti, Pieraccioni e Panariello sono cresciuti insieme, dividendo serate con poco pubblico o contratti magri oppure ospitate in locande remote. E ora si ritrovano al top del successo senza essersi scontrati o divisi. Succede raramente, bisogna dirlo.

E, al netto della retorica, ogni tanto è bello che succeda.

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