Stasera si chiude la ventesima edizione del CaterRaduno, un evento che probabilmente è unico o quantomeno raro al mondo. Un programma di Radio2 che ora è diviso in due tronconi, ossia il tradizionale Caterpillar nel tardo pomeriggio e Caterpillar AM all'alba, scende letteralmente in piazza e incontra i propri ascoltatori. Da tredici anni il CaterRaduno è a Senigallia e ha raccolto circa un milione di spettatori con oltre cento concerti. Sta insomma diventando un appuntamento fisso dell'estate non soltanto radiofonica. Ieri mattina, per l'inconsueto concerto di Arisa alle 6 del mattino, c'erano addirittura seimila persone alla Rotonda del Lungomare e non c'è bisogno di sottolineare quanto sia difficile radunare una tale quantità di pubblico a quell'ora. Dootutto la forza dei programmi è quella di farsi «riconoscere» dal proprio pubblico, di creare temi e linguaggio comuni, di fare comunità. E senza dubbio i due team, quello pomeridiano guidato dall'inossidabile Massimo Cirri e quello mattutino con il bravo Filippo Solibello, hanno avuto la capacità di fidelizzare una grande quantità di ascoltatori, attirati dalla musica (ieri sera c'erano i Negrita) e dall'impegno concreto, visto che i biglietti servono a raccogliere fondi per «Libera contro le mafie» di Don Ciotti. Ma non solo. Ci sono dibattiti e monologhi come quelli di oggi al Teatro La Fenice con, tra gli altri, Paolo Hendel, Saverio Raimondo e Antonio Di Bella.
Nell'epoca dell'estenuante condivisione, questi eventi fanno capire la differenza fondamentale tra essere soltanto social oppure diventare davvero «sociali».
Commenti
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.