Susan Sarandon girerà un film porno per donne?

I film porno sono girati dal punto di vista maschile: ne è certa Susan Sarandon che in una recente intervista al Times ha avviato una riflessione che può portare a un dibattito sulla pornografia "nemica", per così dire, delle spettatrici.

Non è la prima volta che un mito del cinema d'autore o mainstream avvia un dibattito del genere: si dice che uno dei sogni di Stanley Kubrick - regista che si è cimentato con ogni genere cinematografico tranne il porno - fosse di realizzare un film pornografico con una bella storia, una buona fotografia e un buon montaggio.

Sarandon, da sempre paladina delle donne, vuole quindi che la pornografia si rivolga anche a esse. "Ho minacciato di mettermi a dirigere porno quando avrò ottant'anni - ha spiegato - Non ne ho ancora guardati a sufficienza per sapere quali sono i problemi del genere. La pornografia è per lo più brutale e non sembra che possa recare piacere a un pubblico femminile. Così quando non reciterò più, mi occuperò di questa cosa." Molte delle pellicole interpretate dall'attrice hanno uno retroterra erotico, da "Rocky Horror Picture Show" a "Le streghe di Eastwick", fino a "Bull Durham - Gioco a tre mani".

Nella stessa intervista, l'attrice ha ricordato quell'episodio rimasto leggendario in relazione alla scena di sesso in "Miriam si sveglia a mezzanotte", il cui titolo originale è "The Hunger". Sarandon avrebbe dovuto fare sesso con Catherine Deneuve nella scena in questione, così, il regista Tony Scott le suggerì di ubriacarsi per girarla. "Prima di tutto nel copione era scritto che ero ubriaca - ha raccontato Sarandon - e io ho detto: "Davvero? Devi essere ubriaca per fare sesso con Catherine Deneuve? Non credo. Non è più interessante se è volontario?" Tutte le persone sanno cosa succede durante, ma ciò che rende il sesso davvero interessante è come avviene il primo tocco, come avviene il primo bacio, così in The Hunger Tony mi ha permesso di fare modifiche sulla maglietta e sul bacio.