Cultura e Spettacoli

Umberto Smaila: "Le Sardine? Meglio i delfini, odio il conformismo"

Intervistato nella trasmissione radiofonica I Lunatici, Umberto Smaila dice la sua sul movimento delle Sardine: "Preferisco i delfini, non mi piacciono i conformismi. Con 'Bella Ciao' hanno copiato La Casa di Carta"

Umberto Smaila: "Le Sardine? Meglio i delfini, odio il conformismo"

Intervistato da I Lunatici, la trasmissione notturna di Rai Radio 2, Umberto Smaila ha detto la sua sul movimento delle sardine: "Preferisco i delfini, non mi piacciono i conformismi, sono un uomo libero".

Già in passato, l'artista si era espresso su tematiche relative alla politica, prima difendendo Matteo Salvini e poi criticando la presenza di Richard Gere sulla nave Open Arms. Nelle ultime ore Umberto Smaila si è espresso anche su un altro tema dell'attualità politica, il movimento delle sardine. Il giudizio non lascia dubbi sulla sua posizione: "Preferisco i delfini". Ma lo showman non si limita alla battuta tagliente e prova ad approfondire il suo pensiero: "I raggruppamenti, i conformismi, non mi piacciono".

"Io sono un uomo libero, voglio essere un delfino che nuota nel mare da solo. Vivo nel mio tempo, ho vissuto tanto e sono felice. Grato nei confronti di chi mi ha fatto vivere tanto e bene", ha aggiunto Umberto Smaila. L'ex componente dei Gatti di Vicolo Miracoli ha criticato anche quella che ritiene una mancanza di originalità nelle manifestazioni del movimento delle sardine: "Si sono ispirati alla Casa di Carta, anche là cantavano ‘Bella ciao’".

"La Casa di Carta è stata la loro fonte di ispirazione, non hanno avuto molta originalità", ha spiegato Smaila facendo riferimento alla serie spagnola di Netflix, il cui tema musicale principale è proprio il canto popolare divenuto il simbolo della lotta partigiana italiana.

Nell'intervista c'è anche spazio per il ricordo di Colpo Grosso, il programma televisivo degli anni ottanta inesorabilmente legato al nome e al volto di Umberto Smaila: "L’ho condotto per quattro anni, è una cosa indelebile, ancora lo fanno". "La gente pensa che io mi sia ripassato tutte le donne di Colpo Grosso, ma ovviamente non è vero", sottolinea ironico il conduttore.

Nonostante rievochi con piacere quei momenti entrati ormai nell'immaginario collettivo, Smaila sembra scettico su una eventuale riproposizione di quel format nel panorama televisivo attuale: "Oggi non avrebbe senso fare Colpo Grosso. Bisognerebbe ricostruire tutto, aggiungere delle cose, farlo in maniera ironica". "Servirebbe un grosso lavoro di ristrutturazione", aggiunge con un'estrema lucidità, non molto frequente quando gli artisti quando sono chiamati a ricordare i loro storici "cavalli di battaglia".

Secondo Umberto Smaila, Colpo Grosso - oltre ad aver bisogno di una profonda rinfrescata - oggi avrebbe anche un altro problema: il venir meno della sua ragion d'essere, la presenza delle ragazze seminude. "Il costrutto principale, rappresentato dalle ragazze cincin, lascerebbe il tempo che trova. Ormai ci sono altri mezzi per vedere certe cose…", sentenzia sicuro lo showman.

Segui già la nuova pagina di gossip de ilGiornale.it su Facebook?

Commenti