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Vince Loredana Bertè: il tormentone dell'estate torna a parlare italiano

Il tormentone dell'estate ritorna a parlare italiano. All'Arena di Verona trionfa "Non ti dico no" e la cantante è di nuovo protagonista

Vince Loredana Bertè: il tormentone dell'estate torna a parlare italiano

dal nostro inviato a Verona

Ma guarda un po', trentasei anni dopo vince di nuovo Loredana Bertè. Stavolta sono i Power Hits Estate e non il Festivalbar, ma la regina è la stessa.

Dopo Non sono una signora, incoronato tormentone dell'estate 1982, ora tocca a Non ti dico no cantato con i potentissimi Boomdabash. «L'avevo detto che avrei asfaltato tutti con questo brano» ha spiegato lei sorridendo, in formissima, prima di salire sul palco. Anche con questa vittoria, i Power Hits Estate confermano di essere gli eredi riveduti e aggiornati di quella favolosa macchina pop chiamata Festivalbar. Dopotutto l'atmosfera è la stessa, decenni dopo. Il pubblico in attesa delle popstar fuori dall'Arena (una volta si chiedevano gli autografi, ora i selfie, ma fa lo stesso). La città di Verona tappezzata di manifesti. I tassisti che chiedono quale sarà il tormentone pop dell'estate. Se non è il Festivalbar, poco (molto poco) ci manca.

Ieri sera sul palco di un'Arena di Verona straesaurita da settimane, Giorgia Surina e il sempre più convincente Angelo Baiguini hanno presentato la seconda edizione di questi Power Hits Estate, che confermano una tendenza in clamorosa ascesa: meno tv nazionalpopolare (trasmissione sul canale 36 del digitale terrestre e il 750 di Sky) ma diretta sul principale network radiofonico (ossia Rtl 102.5 da circa otto milioni di ascoltatori al giorno) ed esposizione istantanea su tutti i principali social network, da Twitter a Instagram a Facebook. Insomma, una potenziale platea da decine di milioni di spettatori. E una rappresentatività del bacino elettorale al di sopra di ogni sospetto: i vincitori sono stati stabiliti grazie ai passaggi radiofonici di ciascun brano su circa duecento radio nazionali e ai voti degli ascoltatori di Rtl 102.5 che per 10 settimane sono stati resi noti ogni sabato.

In poche parole, e a dispetto della metereologia, ieri sera è finita l'estate pop. Vincono Loredana Bertè e Boomdabash in una stagione che, forse, per la prima volta da tanto tempo, consacra il tormentone fai da te, quello quasi interamente italiano. Anche se, come dicono i bene informati, c'è stata più battaglia rispetto allo scorso anno (quando vinse Gabbani con Tra le granite e le granate), tutti i veri pretendenti al titolo parlano italiano, da Amore e Capoeira di Takagi & Ketra con Giusy Ferreri e Sean Kingston (Premio Siae) fino a Felicità Puttana dei Thegiornalisti di Tommaso Paradiso.

In fondo, parliamoci chiaro: il tormentone ha quasi sempre parlato la nostra lingua, sin dai tempi dei «watussi altissimi negri» o della «stessa spiaggia stesso mare» passando per «la playa» e gli «ombrelloni oni oni». È il francobollo che ciascuno di noi mette sulla cartolina (oggi si dice sms) destinata a ricordare l'estate appena terminata. E in effetti nel 2018 il Non ti dico no di Bertè e dei pugliesi Boomdabash ha tappezzato ogni istante di questa stagione, grazie a un ritmo in levare, molto reggae, a chiare allusioni alla Luna bussò (il brano della Bertè che sdoganò il reggae in Italia alla fine dei 70) e a un testo che non mostra, diciamo così, barriere di sesso.

Oltretutto, è stato anche l'ennesimo rilancio di Loredana Berté, ormai l'ultima grande signora del nostro pop che ancora abbia voglia di confrontarsi con il grandissimo pubblico. Tra l'altro, lo fa con una energia che manco te lo aspetti: ha già pronto un nuovo disco. «Il titolo - dice misteriosa - è ancora top secret ma gli autori che hanno collaborato con me o scritto per me sono eccezionali da Fossati a Curreri e molti brani sono autobiografici, li ho firmati anche io. Sono molti anni che scrivo e questo album non farà eccezione. All'album seguirà un tour teatrale». E, si dice, anche una possibile partecipazione al prossimo Festival di Sanremo. In sostanza, in una serata che ha visto pure le esibizioni a sorpresa di Biagio Antonacci e Renato Zero (favoloso con Il triangolo), si è messo il sigillo all'estate musicale. E pochi si sono lamentati che quasi tutti i tormentoni della nostra estate parlassero italiano.

In fondo, il pop è sempre lo specchio dei tempi.

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