Brasile 2014

0-0 con l'Ecuador e ora per la Francia c'è la Nigeria

Ordinaria amministrazione per la Francia in un match in cui per i Bleus, attesi agli ottavi dalla Nigeria, era solo importante far riposare un po' di uomini e non incappare in infortuni e cartellini. Fuori l'Ecuador, in 10 uomini per un tempo, e che la qualificazione l'ha compromessa nel match contro la Svizzera

Francia attesa negli ottavi dalla Nigeria
Francia attesa negli ottavi dalla Nigeria

Ultimo giornata del gruppo E con lo scontro tra la brillante Francia di Deschamps e l'Ecuador, a 3 punti come la Svizzera, in lotta per il pass agli ottavi.

Francia già qualificata e con un piede e mezzo come prima, intenzionata, però, a non cedere il passo, come dimostra del resto un turn-over che il selezionatore transalpino sembra riservare solo al reparto arretrato, con Benzema che fa bella mostra di sé davanti. Del resto in questo gruppo la differenza fra arrivare primi e secondi, si chiama Messi. Se, infatti, per i primi del raggruppamento il tabellone degli ottavi riserverà un'abbordabile Nigeria, per la damigella dei capoclassifica l'ostacolo prende il nome di Argentina. Un'eventualità, però, che salvo terremoti i Bleus, protagonisti di 8 reti in 2 gare a 6 punti, sembrano non correre. Per i Sudamericani, invece, chiamati all'impresa contro la Francia, visto il non proibitivo impegno della Svizzera nell'altro incontro al cospetto con l'Honduras, se qualificazione non dovesse essere gli uomini di Rueda non potranno che mordersi le mani per la partita d'esordio quando l'Ecuador, in vantaggio, subì la rimonta proprio degli Elvetici, con rete del definitivo 2-1 al 93'.

Un match sulla carta che non dovrebbe esistere visto il differente blasone delle due Nazionali impegnate in campo. 15esima partecipazione per i Galletti al Mondiale con titolo conquistato nel 1998, per la Tricolor, invece, solo 3 partecipazioni, con un ottavo come miglior risultato. Un solo precedente tra le due, anche in questo caso ad appannaggio degli Europei. Parliamo di un'amichevole nel 2008, vinta dai Transalpini per 2-0, grazie ad una doppietta di Gomis.

Come anticipavamo formazione dei Galletti rivoltata soprattutto in difesa, dove, accanto al solo confermato Sakho, inserito Koscielny, già subentrato 20 minuti nel match contro la Svizzera, ed esordio mondiale per Sagna e Digne, esterni bassi di difesa. In mezzo al campo prima in assoluta anche per il 24enne Morgan Schneiderlin, centrocampista dello Southampton. Dall'inizio, dopo l'assenza nell'ultimo match, anche per Pogba, mentre il tandem offensivo è composto da Benzema e Griezmann. Ecuador, al contrario, che schiera i soliti noti, con il portiere Dominguez, la linea difensiva composta da Paredes, Guaga entrambi impegnati in Patria, il centrale Erazo del Flamengo e l'espertto Ayovi, 34 le primavere, impegnato nel campionato messicano. Diga mediana con Antonio Valencia, esterno del Manchester United ed uomo immagine dell'Ecuador sin qua assolutamente anonimo, Minda del Chivas negli Usa e Noboa, stellina della Dinamo Mosca. In avanti terzetto composto dal velocissimo Jefferson Montero, finito sui radar bianconeri, Arroyo ed Enner Valencia, il bomber della squadra di Rueda in odor di Europa

Si parte e il match, nonostante la necessità de la Tricolor dei 3 punti, vede più Francia che Ecuador. Nulla di che, però, lato conclusioni con il predominio transalpino che si limita nel controllare la gara e gli Ecuadoregni attenti a non lasciare varchi alle ripartenze dei Galletti, apparse devastanti nell'ultimo impegno contro la Svizzera. Per annotare il primo tiro occorre attendere l'11esimo, con una girata di Griezman a lato. Francia in controllo, ma avanti manca la necessaria cattiveria anche in uno come Benzema che, solitamente, non appare risparmiarsi mai in campo e stasera si trascina ciondolante e un po' svagato. Proprio un cross per lui, vede l'intervento decisivo di Dominguez che sporca la traettoria del pallone su cui era andato in elevazione il bomber madrileno. Nonostante il vantaggio elvetico, continua l'atteggiamento guardingo dell'Ecuador, sempre in campo più attento a non prenderle che altro, con i Bleus a fare costantemente il match, come dimostra il quasi 65% di possesso palla per l'undici di Deschamps. Dopo una deviazione aerea di Pogba su corner con il portiere ecuadoregno chiamato alla deviazione, finalmente Ecuador a dare segnale di sé. Da sinistra traversone di Arroyo e sul secondo palo elevazione straordinaria di Enner Valencia che sovrasta il proprio marcatore, costringendo Lloris alla respinta in affanno.
Francia padrona nella prima frazione di gioco, poi verso la fine del tempo Ecuador che mette la testa fuori, ma ancora troppo poco per la squadra di Rueda, timorosa ed incapace di proporre gioco con continuità. Per qualificarsi serve ben altro e gli uomini della Tricolor saranno costretti nella ripresa ad uno sforzo offensivo maggiore, se vogliono sperare in una qualificazione, con il passare dei minuti, sempre più lontana.

Rientro in campo senza che gli allenatori operino nessun cambio e match che, improvvisamente, si accende. Nei primi 5 minuti più emozioni che nell'intera prima frazione. Prima è Griezmann che, su incursione di Sagna e bel traversone, anticipa il suo controllore e obbliga Dominguez alla respinta distinto sulla traversa. Due minuti e intervento a piede unito di Antonio Valencia su Digne. L'arbitro non ha dubbi e per l'esterno dello United è rosso diretto. Un paio di minuti e, nonostante l'inferiorità numerica, bella ripartenza dell'Ecuador, pallone un po' trpoppo lungo per Noboa che conclude in scarsa coordinazione, sciupando una grande occasione. Dopo l'azione sudamericana, però, riprende il match della Francia, con gli uomini di Deschamps a controllare agevolmente, concludendo in un paio di circostanze, ma trovando sempre attenta la difesa di Rueda. Venti minuti di speranza ecuadoregna che, nonostante il doppio vantaggio elvetico, vincendo con una rete troverebbe ancora la qualificazione, ma diventa difficile immaginare come un Ecuador in 10 con questa Francia possa realizzare l'impresa. Goal, infatti, che sfiora nuovamente la Francia al 72'. Sugli sviluppi di un corner, pallone morbido di Sissoko sul palo lontano dove ci sono ben 3 Francesi, colpo di testa di Pogba e palla di poco fuori. Ecuador che non riesce a superare il centrocampo e, intanto, arrivano notizie sempre più negative per "la Tricolor" con la terza rete svizzera. Ora i Sudamericani sono chiamati a vincere per 2-0, fantacalcio!
Fantacalcio ma, complice una Francia distratta, gli uomini di Rueda ci provano in due occasioni. Sempre protagonista Ibarra, subentrato qualche minuto prima a Jefferson Montero. Prima Ibarra, dopo un doppio passo, si allarga in area e conclude fuori; un paio di minuti dopo è sempre il centrocampista del Psv, dalll'altro lato, a penetrare in area e scaricare per la respinta di Lloris. Ecuador con il cuore. E due azioni che sembrano risvegliare dal torpore pre-ottavi i dormienti Bleus, pericolose in serie con Benzema, Remy e l'ennesima conclusione di Pogba. Finisce così, 0-0 per un Ecuador che esce a testa alta

Francia che, anche in una serata a bassa intensità, conferma la consueta solidità arretrata, una buona organizzazione di gioco e un' indiscutibile identità di squadra. Per i Bleus, ora attesi dalla pratica Nigeria, si guarda già al possibile quarto con la Germania, per ua nazionale transalpina che, se cammin facendo troverà il miglior Pogba, può continuare a sognare.

Addio al Mondiale per un Ecuador che lascia con 4 punti, un'eliminazione frutto di una rete al 93' con la Svizzera e mostrando alcune buone individualità, Enner Valencia su tutti, Delude Antonio Valencia, degli avanti sudamericani largamente il più deludente.

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