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In 15 anni, 29 hanno cambiato sponda del Naviglio

Non è esattamente un ex nerazzurro, ma Destro giocava con Mario Balotelli nella Primavera dell'Inter che nel 2008 vinse il Viareggio. Due promesse passate dall'altra parte come tanti altri, per qualcuno troppi, con scambi misteriosi, spesso strani.

Lo Zlatan gli è rimasto lì sullo stomaco per anni. Adriano Galliani aveva fatto intendere a più riprese che lo svedese era già del Milan. Qualche anno dopo Alessio Secco, all'epoca ds della Juventus, rivelò che quell'estate l'Inter fu l'unica a presentare un'offerta ufficiale per il cartellino di Ibra. Per una volta hanno detto il vero tutti e due. È il 22 agosto, Milan nello spogliatoio per il ritorno di preliminare Champions contro la Stella Rossa. Galliani fa: «Ibra è nostro». Non sa che nel pomeriggio Oriali ha intercettato Raiola che a fronte di una robusta commissione, ha cambiato maglia al suo assistito. Al Milan arriverà nel 2010/2011 via Barcellona, passaggio di sponda, non come quello di Maurizio Ganz: «Basta! Perché lui sempre titolare e io no? Vado al Milan». Lui era Ronaldo.

Ma dietro l'immagine patinata di bravi ragazzi, Milan e Inter hanno sempre cercato di portar via qualcosa all'altro, colpi bassi, ferite. Marco Materazzi ha confessato che nel 2005/06 è stato molto, ma molto, vicino al Milan: «A Mancini non piacevo, mi aveva detto di andarmene ma io volevo restare per giocarmi bene un posto al Mondiale. Il Milan mi voleva, si mise di mezzo Marcello Lippi: “Stai tranquillo, se anche non giochi una maglia azzurra è tua”. E così non firmai per il Milan e restai all'Inter».

Altro colpo mai chiuso è stato quello di Paolo Maldini all'Inter. Accade a New York quando Massimo Moratti incontra Paolino scaricato da via Turati: «Uè, ciao, perché non vieni a lavorare all'Inter?». La notizia fa il botto, allora Moratti corregge il tiro: «Mannò, era solo un attestato di stima, gli ho chiesto cosa stava facendo ma non intendevo un ruolo da allenatore o dirigente». Intanto c'ha provato. Clamoroso sarebbe stato il Principe in maglia rossonera. Vero o falso qualcosa c'è stato e addirittura alla vigilia di un derby. All'epoca c'è Leonardo sulla panchina nerazzurra e con l'arrivo di Giampaolo Pazzini per Diego Milito gli spazi si sono ridotti. Il Milan gli offre un triennale a 4 mln a stagione, 8,5 mln all'Inter. Moratti questa volta non cede. Arriva Gasperini, durante la presentazione della stagione ha accanto Javier Zanetti. A un certo punto un gruppo di cronisti cinesi che si dice ben informato, chiede a Zanetti quando andrà al Milan. Stupore generale. I cinesi replicano che sanno per certo che Silvio Berlusconi lo vuole in rossonero e a Silvio Berlusconi nessuno ha mai detto no. Sono momenti di terrorismo psicologico allo stato brado.

E Kakà all'Inter? C'è andato vicino tanto così. Ricardino era al Madrid e Josè Mourinho aveva capito che ormai aveva dato, chiama l'Inter e fa la proposta: «Kakà per Maicon... a me piace». Josè spesso ha preteso troppo dal suo carisma. Gli show di Cassano nei giorni di presentazione in rossonero e in nerazzurro meriterebbero un libro a parte. Gli ultimi tentativi a vuoto però sono stati clamorosi. Eto'o al Milan, stoppato solo dal Cavaliere all'ultimo istante, era già tutto pronto per i test medici alla clinica la Madonnina, e Pato all'Inter, molto più vicino di quanto si pensi.

Poi i misteri come il caso del milanista Helveg che passa all'Inter per 6 mln, resta una stagione poi Moratti lo presta al Milan per mille euro. Contemporaneamente Cyril Domoroud passa dall'Inter al Milan consentendo a Moratti una plusvalenza di 6 mln. Amantino Mancini era stato pagato 13 mln alla Roma. Dopo un anno e mezzo di buio nero, il Milan lo chiede in prestito con obbligo di riscatto ma andò talmente male anche in rossonero che Galliani chiese tregua. Per compensare, Moratti gli prese tre giovani del vivaio che pagò carissimi. Ma questo è un argomento border line , le plusvalenze che hanno coinvolto Milan e Inter con giovanissimi dei vivai dal valore gonfiato sono stati una prassi soprattutto nei primi anni Duemila. Non l'affare Pirlo: «Tardelli mi disse che se fosse stato in me, sarebbe andato in qualunque squadra mi avesse garantito una maglia da titolare». Il Milan lo paga 40 miliardi e da in cambio Guly valutato 34,5. Straordinario. L'ultimo scambio diretto è stato Pazzini-Cassano, 6 mln all'Inter, forse due delusioni. L'ex Milan Adel Taarabt ha confessato di essere stato contattato dall'Inter. Nel giorno della sua presentazione, Marcelo Brozovic ha precisato che lo cercava il Milan.

Continua.

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