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Alfa Romeo Stelvio, la sportività per regola Ed è tutto da guidare

Motori potenti, grinta e il comportamento di una coupé. È il nuovo corso del marchio

St. Moritz Il progetto porta il marchio Motor Valley, dove è stato pensato, e guarda allo stile di guida delle Alfa Romeo che hanno fatto la storia. E poi la vera novità: è il primo Suv a portare sul muso il logo del Biscione. Ecco, dunque, Stelvio, reduce da una serie di «porte aperte» di successo dove pubblico e appassionati hanno fatto la coda per prenotare i test drive. Tutti a voler toccare con mano la caratteristica principale del primo Suv di Alfa Romeo, il fatto cioè che una volta in viaggio la sensazione è quella di trovarsi al volante di un'automobile sportiva, una coupé, linea tra l'altro richiamata osservando Stelvio di profilo.

Il Centro stile Alfa Romeo ha messo a punto il disegno finale di questo modello tenendo conto di tutti i punti di forza del marchio, gli stessi che hanno fatto della Casa di Arese un'icona a livello mondiale. Non è un caso, che per la prova su strada dedicata ai media, Fca abbia scelto St. Moritz, un ambiente che richiama l'esclusività del super Suv, dietro il cui angolo troneggia proprio il Parco nazionale dello Stelvio. Quale migliore ambiente per mettere alla frusta lo Stelvio su quattro ruote? C'è tutto: la neve, i tratti ghiacciati, il fango, l'asfalto umido. Le strade ad hoc per far risaltare le doti della meccanica motoristica e i contenuti tecnologici del Suv italiano che si prepara a farsi conoscere nel mondo.

«Nel guidarlo - avverte Reid Bigland, il capo di Alfa Romeo e Maserati - si ha subito il senso del dominio della strada. È fatto per essere guidato, l'esatto opposto rispetto al concetto di autonomous drive». «A bordo ricorda Giulia - aggiunge il responsabile tecnico Roberto Fedeli -: i comandi sono semplificati per non indurre il guidatore a distrarsi». «Stelvio - puntualizza Fabrizio Curci, capo del Biscione per i mercati Emea, tra cui l'Europa - si riconosce subito come un'Alfa Romeo, c'è lo stesso colpo d'occhio quando ci si trova davanti a Giulia». Come la berlina, anche Stelvio e i futuri modelli di Alfa Romeo avranno per denominatore comune il claim «la meccanica delle emozioni» a sottolineare il loro Dna sportivo. Dopo la fase della pre-vendita con l'allestimento First Edition (57.300 euro con il turbo benzina da 280 cv) Alfa Romeo propone al mercato le tre versioni Stelvio Business, Stelvio Super e Stelvio Executive, tutte Q4 a trazione integrale e acquistabili con due motorizzazioni di lancio, il 4 cilindri 2.0 turbo benzina da 280 cv e il 2.2 turbodiesel Multijet con 210 cv, e la sola trasmissione automatica a 8 rapporti. I prezzi variano da 50.800 euro dell'allestimento Business con motore turbodiesel e 54.000 euro di quello Executive con lo stesso propulsore. Stelvio benzina da 280 cv è a listino, oltre che nella versione First Edition, come Super a 52.800 euro.

Lungo il tortuoso percorso che dalla mondana St. Moritz ci ha portati a Livigno, tra strade innevate, tante curve, arrampicate e qualche tratto pulito dove provare a spingere sull'acceleratore, il «nostro» Stelvio turbodiesel 2.2 da 210 cv, ha dato il meglio di sé. Il comportamento è paragonabile a quello di Giulia, e come la berlina al bisogno tira fuori gli artigli. Passando con il selettore Alfa Dna da Normal a Dynamic è possibile godere dei 470 Nm di coppia erogati a 1.750 giri/minuto, insieme alle varie regolazioni sportive.

Inoltre, la disponibilità su richiesta del differenziale posteriore autobloccante meccanico consente di trasferire maggior coppia alla ruota con più aderenza in modo da ottimizzare la motricità in qualsiasi situazione. Le prestazioni del 2.2 turbodiesel tutto in alluminio: 215 orari e sprint 0-100 in 6,6 secondi. In modalità Advanced Efficiency il consumo omologato è di 4,8 litri ogni 100 km e le emissioni di CO2 sono limitate a 127 g/km, già in regola con la fase «B» di Euro 6.

PBon

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