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Da bestia nera a uomo del sogno

Alla Juve ha segnato 10 gol nella coppa che con lui non è proibita

Domenico Latagliata

Torino Pare che uno dei suoi ultimi acquisti sia stato un appartamento presso la Trump Tower, a New York: 16 milioni di dollari per 233 metri quadrati, naturalmente con vista su Central Park. A Torino ancora non si sa dove alloggerà: magari alla Mandria a pochi chilometri dal suo nuovo presidente Andrea Agnelli e dal suo vice Pavel Nedved, oppure sulla collina di Moncalieri. Difficilmente in centro città, anche se il downtown lo affascina comunque visto che l'appartamento di Lisbona lo ha scelto proprio lì, in una strada dove fanno bella mostra di sé i negozi di Louis Vuitton, Prada, Cartier e Gucci. Alla fine, in ogni caso, poco importa dove andrà a vivere. Quel che interessa ai tifosi bianconeri è che CR7 sia diventato uno di loro: il giocatore sulla carta capace di trascinare la Signora alla vittoria della tanto agognata Champions League.

Perché quello è il traguardo da raggiungere a tutti i costi che lui il portoghese bionico ha già vinto cinque volte, primo e unico giocatore a esserci riuscito. Se compri Ronaldo, non puoi limitarti a mettere nel mirino l'ottavo scudetto di fila: serve sparare alto. Subito. Per di più, quello della Champions è il suo giardino di caccia preferito: 120 gol finora, ovviamente nessuno come lui. Basterebbe quel numero, certo che sì. Ma ce ne sono altri che fanno spavento: è stato il solo a segnare in tre finali di Champions consecutive, il solo a segnare in tutte e sei le partite della fase a gironi, il solo a buttare la palla dentro in undici match consecutivi, l'unico a realizzare 10 reti contro una singola squadra in Champions. Il nome? La Juventus, proprio lei. Che adesso lo avrà dalla sua parte. E che, tanto per provare a dare ancora qualche contorno alla grandezza del portoghese, nell'arco temporale utilizzato da CR7 per arrivare a quota 120 gol, ha nel complesso segnato 102 volte. Proprio così: CR7 batte Juventus 120-102. Ecco, la Signora ripartirà da qui. Sapendo che Ronaldo, con la maglia del Real, ha segnato 450 reti in 438 presenze. Altro? Comprese le nazionali giovanili, il portoghese ha gioito personalmente 676 volte in 949 partite: mostruoso. E certamente maniaco della cura personale: massa grassa del 7% (contro il 10 degli altri), massa muscolare al 50% (contro il 46 di media), tanto pesce a tavola e otto ore di sonno sempre garantite.

Una macchina perfetta, in pratica. Ma pure sensibile, dicono. Al punto che nel 2015 il sito dosomething.org lo ha eletto come la stella dello sport più caritatevole al mondo: è per esempio ambasciatore (e finanziatore) di Save the Children, Unicef e World Vision, è donatore di sangue e midollo osseo, ha aiutato più volte orfanotrofi e popolazioni colpite da cataclismi naturali e via di questo passo.

Avendo anche messo all'asta vari trofei personali: su tutti, la Scarpa d'Oro vinta nel 2011 e venduta per 1,5 milioni di euro serviti per ricostruire alcune scuole di Gaza.

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