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Brozovic e Lichtsteiner dallo scambio al riscatto

Hanno rischiato di giocarla con l'altra maglia. Juventus-Inter è anche l'intreccio delle storie di Stephan Lichtsteiner e Marcelo Brozovic. Nell'estate scorsa si è anche parlato di uno scambio tra le due società: da una parte lo juventino non ne voleva sapere di rinnovare, dall'altra l'interista dopo l'addio di Mancini e l'arrivo di De Boer aveva voglia di cambiare aria. Poi non se n'è fatto nulla. Il croato è rimasto nerazzurro, lo svizzero bianconero.

Da allora è successo un po' di tutto. Proprio alla vigilia della sfida di andata Brozovic è finito fuori squadra. C'era ancora De Boer con il quale i rapporti non erano certo idialliaci, eufemismo. Poi è arrivato Pioli e il centrocampista è tornato importante nell'Inter.

A Torino, invece, Lichtsteiner ha sopportato l'arrivo di Dani Alves, ha centellinato il suo disappunto per l'esclusione dalla Champions League, forse conseguenza anche della sua volontà di non rinnovare il contratto. Ha risposto soprattutto sul campo. Subito. Un gol, quello del vantaggio anche se poi inutile, nella sfida di San Siro contro l'Inter. E poi quando si è fatto male a fine novembre il brasiliano arrivato del Barcellona, che gli aveva tolto il posto, è tornato padrone della fascia destra. Professionista esemplare, si è fatto trovare pronto e anche per questo i tifosi non gli hanno mai voltato le spalle. In due giorni si è rifatto con gli interessi. Alla chiusura del mercato è stato inserito nella lista Champions e ieri ha firmato il rinnovo del contratto che lo lega alla Juventus fino al 2018. Un big five che non se ne va perché Lichtsteiner è uno dei bianconeri che hanno vinto tutti e cinque gli ultimi scudetti. Lui c'è dall'inizio, anzi di più. Lui è il giocatore che ha segnato il primo gol ufficiale allo Juventus Stadium contro il Parma.

Non poteva finire male questa storia come quella di Brozovic diventato Epic proprio in nerazzurro. Potevano scambiarsi la maglia, ma non sarebbe più stata la stessa cosa.

DPis

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