Sport

Ciclismo, Claudia Cretti non è più in pericolo di vita

Buone notizie dall'ospedale di Benevento dove era stata ricoverata dopo l'incidente al Giro femminile. Il padre: "Siamo sollevati dopo i segnali positivi"

Ciclismo, Claudia Cretti non è più in pericolo di vita

Claudia Cretti non è più in pericolo di vita. La ciclista del team Valcar, caduta giovedì scorso durante la settima tappa del Giro d'Italia femminile, sta migliorando. Lo ha comunicato il padre Giuseppe con un messaggio pubblicato sui social network. "Siamo usciti 2 ore fa da Claudia e siamo tutti più sollevati per i primi segnali positivi. Claudia non è più in pericolo di vita. Grazie a tutti per il sostegno e le centinaia di messaggi arrivati per Claudia e per la nostra famiglia", le parole del padre, finalmente sereno.

Claudia Cretti aveva avuto un incidente molto grave nel corso della tappa che da Isernia portava a Baronissi, in provincia di Salerno.

L'atleta, originaria di Costa Volpino, in provincia di Bergamo, in un tratto in discesa affrontato a 80-90 km orari era finita a terra picchiando la testa.

La ragazza era stata trasportata d'urgenza all'ospedale "Rummo" di Benevento, dove i medici l'avevano sottoposta a una doppia operazione di riduzione di un grave trauma cranico. Il timore iniziale era che avesse riportato gravi danni cerebrali, ma fortunatamente le sue condizioni sono via via migliorate fino al post di oggi del papà.

Per quanto riguarda il lavoro dell'equipe medica dell'ospedale, il primo intervento di craniotomia decompressiva era stato effettuato subito dopo l'incidente, mentre il secondo era durato fino all'1.15 di notte.

Il bollettino medico pubblicato dai sanitari parlava di "un trauma cranico grave le cui lesioni (contusioni multiple ed ematomi) si sono manifestate rapidamente evolutive".

Il terribile incidente che l'aveva vista protagonista era successo in un tratto in discesa nel comune di Fragneto Monforte, lungo la Statale 87. L'impatto con l'asfalto era avvenuto mentre la ciclista percorreva la strada a 80-90 km/h.

La velocità aveva influito sulla gravità dell'incidente, che oltre al trauma cranico le aveva procurato due fratture al bacino e a una spalla.

Commenti