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il commento 2 la lista nera di Prandelli L'allarme è la difesa

F ine della ricreazione. Anzi fine delle distrazioni. E delle parziali figuracce. Come quelle di Copenaghen e Napoli. Che son costate il pennacchio di testa di serie. Da ieri mattina, Prandelli ha messo a punto una bozza di lista per Brasile 2014 che tiene conto in particolare dei bocciati, lasciando invece aperti ballottaggi e arrivi dell'ultimo mese (Totti). In Danimarca delusero De Silvestri e Ranocchia: la loro avventura azzurra può considerarsi conclusa. A Napoli hanno raccolto insufficienza piena Aquilani, Pasqual e Astori che può aspirare a un ripescaggio solo nel caso dovessero mancare centrali difensivi in alternativa al trio juventino Bonucci, Barzagli, Chiellini. Ogobonna non gioca con Conte e senza giocare il ct non è più in grado di convocarlo. Per Marchetti, il portiere, invece, la prova deludente con l'Armenia viene considerata un incidente di percorso: i tre portieri (Buffon, Marchetti, Sirigu in stretto ordine alfabetico e anche di impiego) sono quelli, senza discussione. In difesa perciò si colgono i maggiori tormenti del ct che punta tutto o quasi su De Sciglio (utilizzabile sia a destra che a sinistra) oltre che su Abate e Maggio come laterali. A centrocampo il plotoncino è presto fatto: intoccabili De Rossi, Pirlo, Marchisio, Montolivo e Thiago Motta, Verratti al seguito come vice-Pirlo, e poi una serie di duelli aperti, anche Florenzi partecipa a questa gara dopo il gol di Napoli, pure se non ha soddisfatto appieno Prandelli. Diverso invece il criterio per gli attaccanti: tre sicurissimi, Balotelli, Osvaldo e Insigne che ha ormai soppiantato El Shaarawy, per gli altri due posti uno riservato a Totti (se mantiene l'attuale smalto atletico).

Infine lo schieramento: 4-3-1-2 il più accreditato.

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