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Così gli ultras della Juventus vendevano illegalmente i biglietti

Dodici capi curva della Vecchia Signora sono stati arrestati dalla Polizia di Stato nell'ambito dell'operazione denominata "Last Banner"

Così gli ultras della Juventus vendevano illegalmente i biglietti

L'operazione "Last Banner" della Digos di Torino ha portato all'arresto di dodici capi ultrà della Juventus, che la stessa società aveva provveduto a denunciare.

Il blitz delle forze dell'ordine ha messo nel mirino i capi curva della Vecchia Signora, interessando esponenti di diversi gruppi del tifo organizzato: Drughi, Viking, Nucleo 1985, Tradizione-Antichi Valori e Quelli di via Filadelfia. Gli ultras sono indagati, a vario titolo, con l'accusa di associazione a delinquere, estorsione aggravata, auto-riciclaggio e violenza privata. Le indagini della Polizia andavano avanti da diversi mesi, durante i quali gli investigatori hanno filmato la vendita illegale dei biglietti dei match.

In alcuni filmati, infatti, si può vedere come referenti della curva bianconera vendessero i ticket per accedere allo stadio, sia nei pressi dell'Allianz Arena che sui pullman per le trasferte dei tifosi.

Insomma, bagarinaggio, con ticket ottenuti grazie a otto ricevitorie conniventi sparse per il territorio italiano, a Torino, Alessandria, Milano, Roma, Pescara, L'Aquila e Grottammare (in provincia di Ascoli Piceno).

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