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Tra la Dea e la Signora finisce il tabù

L'Atalanta sempre ko dal 2009 rallenta la corsa Juventus. E la Roma ringrazia

Tra la Dea e la Signora finisce il  tabù

nostro inviato a Bergamo

Una super Atalanta rallenta la volata scudetto della Signora. All'ultimo minuto di una partita vibrante i nerazzurri di Bergamo rimontano la Juventus dopo averla spaventata nel primo tempo. E così dopo tredici sconfitte di fila l'Atalanta torna a fare punti in campionato contro i bianconeri. Un'impresa firmata soprattutto da Gasperini oltre che dai gol di Conti e Freuler. Ha molto da recriminare la capolista che regala un tempo, poi la recupera con un autogol e Dani Alves, ma quando ormai sembra in cassaforte lo scudetto si fa rimontare. La Champions toglie energie mentali e lo si è visto, il campanello d'allarme è la difesa che torna a subire due gol come non le capitava dalla prima giornata di ritorno con la Fiorentina. E se si pensa che il Barça in due partite non ne ha fatto nemmeno uno, si capisce l'impresa dell'Atalanta.

Anche perché la Juve si presenta proprio in formato anti-Barcellona, ma va sotto ritmo per lunghi tratti: non trova sbocchi alla manovra e soprattutto è modesta tecnicamente. Un paio di svarioni di Chiellini non svegliano la squadra di Allegri: sul primo Buffon mura Freuler, sul secondo l'Atalanta non punge. E così quando Cuadrado sbaglia tutto solo davanti a Berisha, si capisce che non è serata. Anche perché Gasperini l'ha studiata bene: la mossa a sorpresa è Petagna in panchina e Gomez falso nueve che spesso finisce inghiottito dalla difesa bianconera, però quando il Papu ha la palla giusta manda in gol Andrea Conti a pochi secondi dall'intervallo. Azione confezionata dai migliori giocatori della rivelazione del campionato. Infuriato con i suoi Allegri che si era già tolto il cappotto dopo un quarto d'ora quasi ad aver già capito tutto. Troppo facile e scontato dire «testa mercoledì al Monaco», ma Bergamo sulla carta era stata presentata come tappa fondamentale per avvicinare lo scudetto. Ma tanto merito è dell'Atalanta che in casa in questo campionato aveva già messo sotto Roma, Napoli e Inter. Perfetto il piano di Gasperini: fare densità in mezzo senza scoprire le ali per poi colpire in ripartenza. L'ultima volta che la Juve aveva chiuso in svantaggio il primo tempo era stato con l'Udinese. Anche allora l'aveva recuperata a inizio ripresa con Bonucci, stavolta è un'autorete di Spinazzola, in orbita bianconera, a rimettere le cose a posto. Poi Dybala e Higuain hanno subito la palla del sorpasso. Ma l'Atalanta ha il Papu che impegna Buffon dalla distanza: Gomez a tratti imprendibile per la difesa bianconera.

La partita potrebbe cambiare al minuto 12 quando Guida prima assegna il rigore per il fallo di mano di Toloi poi cambia idea perché gli segnalano il presunto fuorigioco di Mandzukic, ma il croato è in posizione regolare. Alla Juve manca un penalty nell'arena nerazzurra delle grandi occasioni: in ventimila hanno creduto all'impresa di riuscire a fare punti dopo 13 partite di campionato contro la Juventus (sempre ko dal 2009). Gelati da Dani Alves, sbucato all'improvviso in tuffo, esaltati da Freuler all'ultimo minuto. Una tosta Atalanta mette fine all'imbarazzante tabù con la Signora.

Allegri deve rivedere i conti scudetto.

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