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E il Settebello va in finale "saltando come un grillo"

È la metafora del ct Campagna: "Squadra monumentale, è stato un bel vedere. I ragazzi si sono divertiti ma io pure"

E il Settebello va in finale "saltando come un grillo"

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«Saltavamo come grilli». Sta tutta in questa frase al termine della semifinale vinta 8-6 contro i campioni d'Europa della Spagna, la felicità di Sandro Campagna, il ct di un Settebello straripante che domani (ore 15.30) contro la Croazia tornerà a giocarsi l'oro mondiale. Per l'Italia della pallanuoto maschile è la terza finale iridata nelle ultime quattro edizioni. «Tutti sono stati monumentali - prosegue Campagna -. Marco (Del Lungo, il portiere mvp) ha dato sicurezza con l'uomo in meno. È stato, secondo me, un bel vedere. I ragazzi si saranno divertiti, ma io pure».

Alla fine, l'esultanza è tra le note della canzone che ha sbancato Sanremo. All'Aspire Dome di Doha risuona Che Noia, ma certo nessuno si è annoiato, anzi è stato un su e giù di emozioni. Con un Settebello che prima scappa via sul +4 (2-6), poi subisce il ritorno della Spagna che riapre la partita (5-6); ma alla fine, negli ultimi due minuti, soccombe alle reti di Francesco Di Fulvio - per il capitano una bordata sotto la traversa - e il rigore procurato da Ciccio Condemi e trasformato da Andrea Fondelli, che hanno permesso alla Nazionale azzurra di tenere a distanza gli iberici e di liberare la gioia al fischio finale. E dire che soltanto qualche giorno fa abbiamo rischiato di uscire dal Mondiale e, soprattutto, di restare fuori dai prossimi Giochi Olimpici. Domenica, infatti, il Settebello aveva battuto di misura (13-12) gli Stati Uniti negli ottavi di finale in una partita resa complicata per via del peso psicologico del traguardo a cinque cerchi da raggiungere. Tolto di dosso il macigno della qualificazione olimpica, la formazione di Campagna ha eliminato prima la Grecia, ai quarti, e adesso la Spagna. Squadra contro la quale siamo usciti sconfitti un mese fa nella semifinale europea di Zagabria e prima ancora nella finale iridata di Budapest 2022. «Ma non l'abbiamo messa su questo piano, non volevamo una rivincita. Volevamo solo esprimere il nostro gioco e far vedere al mondo quello che valiamo», ribadisce Di Fulvio, il nostro CR7, l'uomo che quando il pallone scotta non sbaglia. «Abbiamo fatto una grandissima partita soprattutto in fase difensiva - sottolinea il pescarese -, abbiamo retto e siamo rimasti concentrati fino alla fine. Ora ci andiamo a giocare questa finale».

Prima, però, c'è da spingere le ragazze del Setterosa, che questa mattina (ore 8) giocano contro il Canada in un match che in caso di vittoria permetterebbe alla Nazionale di Carlo Silipo di intascare il biglietto per Parigi.

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