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Le Farfalle volano in procura, ma il movimento si spacca

Le atlete della ritmica: "Denunce tardive? Per capire certe vessazioni serve tempo". Altre ragazze negano

Le Farfalle volano in procura, ma il movimento si spacca

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Alcune volano, quasi liberate di aver raccontato la propria verità, altre restano salde a terra, ricordando che la ginnastica implica di essere campioni anche nel rigore. Si spezza in due il volo delle Farfalle. Ieri sono state ascoltate dalla procura federale del Coni le tre atlete che, parlando con Repubblica, hanno scoperchiato il vaso di pandora, portando al commissariamento dell'Accademia di Desio. Nina Corradini, 19 anni, fuggita ad un mese Tokyo, nel 2021, si è detta fiduciosa: «Le medaglie mi sono costate tanto. Spero che la mia esperienza serva ad evitare nuovi casi». Per 4 ore si è confessata Anna Basta, 22 anni, fuggita da Desio nel 2019, dopo tre medaglie mondiali e la mancata convocazione a Tokyo: «È andata molto bene, ho confermato tutto», le sue parole. «Denunce tardive? Serve tempo per comprendere che certe vessazioni non sono normali», hanno spiegato le atlete Con loro sarà sentita anche Giulia Galtarossa che dopo aver abbandonato la Nazionale nel 2011, tornò due anni dopo a Desio come aiuto allenatrice. Mentre anche la campionessa Vanessa Ferrari, «cugina» dell'artistica esprime solidarietà ricordando «di essere finita in clinica a 19 anni per problemi alimentari da cui sono uscita solo con aiuti qualificati», ci sono poi le altre Farfalle che ce l'hanno fatta o meglio quelle per cui rigore e disciplina son fatti della stessa pasta di sogni e medaglie. Fra loro ci sono Marta Pagnini, oggi neomamma, 31 anni e bronzo olimpico 2012 e Alessia Maurelli, bronzo a Tokyo, 9 anni dopo. La prima, pur ammettendo durezza e qualche problema, ha ricordato e lo ripeterà anche al Coni, che ora i supporti in squadra sono cambiati. La seconda difende il sistema, pur essendo solidale con le compagne che hanno sofferto. Ancora più allineate sono altre due Farfalle della pima ora e dei giochi di Sydney 2000. Per Laura Zacchilli, classe 1980, e Silvia Gregorini il problema sta negli staff: «Servono persone preparate, qualificate e oneste». Potrebbe essere qui e in una certa voglia di spoil system, il nodo del problema: chi insegna alle nuove allenatrici ad insegnare? Come si può trasformare in poco tempo una ex campionessa in insegnante?

Il Coni, nominata la nuova commissione del Safeguarding officer che coinvolge professionalità interne oltre ad alcuni ex atleti come la campionessa di nuoto e giornalista Novella Calligaris, punta a creare un new deal anche nella formazione del suo corpo allenatori. Intanto a Desio resta la direttrice Emanuela Maccarani, spuntata nell'autorità, ma non nel carattere: il 17 novembre sarà il suo turno alla procura federale a allora sicuramente parlerà perché, fin dal 1996, sui successi delle Farfalle c'è la sua firma.

E non può finire tutto così.

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