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Ferrari, per ora la delusione è solo Sprint

Max 1° nella mini pole: Leclerc tradito dalla bandiera rossa. Errore Sainz

Ferrari, per ora la delusione è solo Sprint

Imola. Hanno sventolato le bandiere rosse sbagliate. Non quelle Ferrari, fradice di pioggia e di sogni. Quelle dei commissari che hanno dovuto interrompere le qualifiche un sacco di volte perché su questa pista quando piove sbagliare non è difficile. Prove interrotte addirittura due volte in Q3 quando Max Verstappen ha colto l'attimo fuggente e si è preso la sua prima pole stagionale. Una pole di nome, ma non di fatto perché i 100 km della Sprint Race di oggi potrebbero cambiare lo schieramento di partenza del Gran premio del Made in Italy e dell'Emilia Romagna. Charles Leclerc c'è rimasto male, Carlos Sainz, finito a muro alla Rivazza in Q2, ancora peggio. «Sono deluso», ha detto il leader del campionato che voleva regalare il primo sorriso del weekend ai suoi tifosi. Lo ha fermato una bandiera rossa, non la velocità della Red Bull. Verstappen è stato opportunista e fortunato. È riuscito a chiudere il suo giro da pole sotto bandiera gialla (per Bottas), poco prima che quella bandiera diventasse rossa interrompendo le qualifiche e il giro di Leclerc («Avevo il passo», il commento via radio). Poi alla ripartenza a muro è finito Norris e nulla è più cambiato.

C'è amaro in bocca, ma anche la convinzione di una Ferrari competitiva pure sulla pista di casa. In Fp1 sotto il diluvio, le rosse sono state addirittura imprendibili. Ma oggi non pioverà e domani non si sa. Ci sarà un nuovo round del duello tra Max e Charles. La Sprint Race mette in palio 8 punti. Leclerc, in ottica campionato, potrebbe anche accontentarsi di arrivare secondo e perdere un punto solo dal rivale. Ma è da escludere che faccia già i calcoli. Attaccherà senza rischiare di compromettere la gara di domani però. La Sprint Race darà a Sainz la chance di risalire dalla decima posizione. Ieri ha sbagliato lui, ha forzato troppo (aveva fatto un fucsia nel mini settore prima dell'uscita di pista). È al secondo errore in due gare di fila, deve cominciare a fare attenzione. Chi è davvero nei guai è la Mercedes. Russel e Hamilton non hanno passato neppure la Q2, sono in confusione totale, ancora peggio che in Australia. E pensare che un anno fa qui in pole c'era Hamilton.

Il mondo all'incontrario.

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