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Fratelli, ma avversari. E orgoglio afro al Super Bowl dei sogni

Chiefs-Eagles sfida in casa per la famiglia Kelce. E Mahomes-Hurts coppia di quarterback neri

Fratelli, ma avversari. E orgoglio afro al Super Bowl dei sogni

Non è vero che il Super Bowl ferma l'America, come da frase fatta. Anzi, la scuote e la agita, segna la fine dell'inverno e l'inizio del periodo più complicato per gli appassionati, perché la stagione della Nfl, che dura da settembre a metà febbraio, è la più corta di tutto lo sport professionistico e di conseguenza il periodo senza partite è il più lungo.

Sì, molti tifosi seguono anche basket, baseball e hockey, ma i numeri, di presenza allo stadio e di audience televisiva, dicono che il football americano domina e di conseguenza la sua mancanza pesa molto.

L'agitazione elettrica per il Super Bowl LVII, insomma 57, Philadelphia Eagles-Kansas City Chiefs, nasce anche da una serie di temi diventati ormai pesantissimi tormentoni ma indubbiamente validi: è il primo che mette di fronte due quarterback afroamericani e il primo che opponga due fratelli.

Pat Mahomes, quarterback dei Chiefs, partecipa per la terza volta, avendone vinto uno nel 2020 e perso uno nel 2021, mentre Jalen Hurts è alla prima finale, anche perché è entrato nella Nfl solo nel 2020, tre anni dopo il rivale. Bravissimi entrambi, non pienamente in salute entrambi: Mahomes ha ancora un problema alla caviglia destra, infortunatasi tre settimane fa nel quarto di finale, mentre Hurts ha la spalla destra, quella del braccio con cui lancia, malmessa ormai da un mese e mezzo. Sta di fatto che, ritiratosi definitivamente Tom Brady, il presente è già dei giovani quarterback, perché sono di fresca carriera anche Brock Purdy e Joe Burrow, sconfitti in semifinale.

I due fratelli sono Jason e Travis Kelce, 35 e 33 anni, centro di Phila e tight end di Kansas City: uno consegna la palla al quarterback a inizio azione, l'altro la riceve sui lanci, ed entrambi possono essere ragionevolmente considerati tra i migliori della storia nel proprio ruolo. Se Travis è una stella, in parte lo deve a Jason, che nel 2011, appena uscito dall'università (Cincinnati) intercedette presso il coach Butch Jones affinché riprendesse in squadra il fratello, escluso per tutta la stagione 2010 per essere risultato positivo a un test antidroga, marijuana per la precisione.

Si gioca a Glendale, cittadina non lontana da Phoenix, e la composizione delle tifoserie è sempre difficile da prevedere perché non si sa mai a chi vendano i propri biglietti i tifosi delle altre 30 squadre a cui vengono distribuiti in medesima percentuale: vero che per i Chiefs è il terzo in quattro anni ma il precedente, nel febbraio del 2021, si giocò a Tampa e con una capienza ridotta per via della pandemia, per cui l'afflusso di giallorossi non sarà inferiore a quello dei rivali in verde, notoriamente appassionati al limite del fanatismo.

Tv: diretta streaming su Dazn questa notte ore 00.30 italiane

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