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Genoa nel caos: la società si spacca sulla scelta dell'allenatore

Non c'è ancora il nome del nuovo allenatore del Genoa, la società di Enrico Preziosi alla fine potrebbe optare per la conferma di Thiago

Genoa nel caos: la società si spacca sulla scelta dell'allenatore

Alla fine il Genoa potrebbe andare avanti con Thiago Motta, nonostante l'ultimo posto in classifica ed una media punti da retrocessione sparata. Non hanno avuto sbocchi, almeno per il momento, i casting per la panchina rossoblu ed ecco che l'italo brasiliano, convinto di avere la squadra dalla sua parte, spera in un'altra chance, con il mercato che potrebbe rafforzare la sua posizione.

Genoa, ore decisive per la panchina

L'ex Inter e Barcellona, infastidito dalle voci su Diego Lopez, proposto dal ds Marroccu che lo aveva avuto a Cagliari, vuole autonomia e per restare chiederebbe l'isolamento dello stesso ds. Insomma è una situazione a dir poco delicata in casa Genoa, con la società completamente spaccata sulla scelta del nuovo allenatore. Dopo il poker rimediato a San Siro contro l'Inter, l'esonero di Thiago Motta sembrava certo. Adesso, invece, le quotazioni di una conferma appaiono in crescita. Eppure ad attendere una risposta di Enrico Preziosi c'è sempre Diego Lopez, arrivato in fretta e furia dall'Uruguay per abbracciare il Genoa. Il patron del Grifone, però, voleva affidarsi per la quarta volta al mago delle salvezze Davide Ballardini, ancora indispettito per le parole pesanti che il 'Joker' gli aveva riservato subito dopo averlo esonerato. "E' scarso", aveva detto Preziosi. Facendo intendere di averlo ingaggiato solo per le pressioni della piazza, ma di non averlo mai stimato come allenatore. Questi rapporti tesissimi hanno complicato non poco la trattativa per il ritorno di Ballardini al Genoa, con il club costretto a riprendere in considerazione Aurelio Andreazzoli.

Qualcuno ha fatto il nome di Nicola, puntualmente accostato dai media al Grifone, essendo un profilo apprezzato da Preziosi, ma nelle ultime ore è uscita anche l'ipotesi di una candidatura spontanea di Eriksson. Dunque quale decisione prendere? E' l'assillo di Enrico Preziosi ed i suoi più stretti collaboratori, divisi sulla strada da imboccare. Il vero problema è che il Genoa fatica a trovare un tecnico convincente e che sia disposto ad assumersi la responsabilità di tentare una rimonta in classifica. Era già successo in occasione dell'esonero di Andreazzoli: il Genoa cercava un sostituto, avevo colloquiato con diversi allenatori, tra cui Francesco Guidolin, ma in molti avevano manifestato perplessità, declinando con un "no grazie".

Al Grifone adesso occorrerebbe un profilo alla Ballardini, proseguire con Thiago Motta o richiamare Aurelio Andreazzoli potrebbe risultare eccessivamente rischioso. Con delle scuse pubbliche da parte di Preziosi, forse, il ravennate direbbe sì alla sua quarta esperienza al Genoa, anche perché i colori rossoblu li porta nel cuore. E' un usato sicuro che piace alla tifoseria genoana, terribilmente irritata da questa soap opera sulla panchina del club più antico di Italia che continua a protrarsi. Non è semplice trovare un allenatore all'altezza, la sensazione è che l'unico pronto ad accettare l'incarico sarebbe Diego Lopez, il cui rendimento in Italia si può ritenere accettabile solo nelle due esperienze come primo allenatore al Cagliari.

Insoddisfacenti, invece, le avventure in Serie B col Bologna e in A con un Palermo in crisi nera.

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