Giappone-Grecia 0-0 per un pareggio che non serve a nessuno

Dopo che nel pomeriggio Colombia e Costa d'Avorio hanno regalato spettacolo ed emozioni nella gara vinta dai Sudamericani che volano a 6 punti, quella tra Giappone e Grecia, all'Arena Das Dunas di Natal, si presenta come una sfida decisiva per due squadre a cui il pareggio non serve.

Prima uscita per l'undici ellenico in grande difficoltà al cospetto di una Colombia superiore in ogni zona del campo. Nonostante una traversa clamorosa di Gekas sullo svantaggio per 0-1 non c'è mai stata realmente partita, con gli uomini di Pekerman che hanno disposto a piacimento della squadra greca. Meno disastrosa la prestazione dei Giapponesi con la Costa d'Avorio che, dopo il vantaggio iniziale con un Honda in nazionale ben più convincente che in maglia rossonera, hanno pagato un calo, soprattutto fisico, nella ripresa. Non sono mancate le critiche a Zaccheroni, soprattutto dall'ex giocatore giallorosso Nakata ora commentatore tv, accusato di non aver conferito ai Samurai blu alcun gioco.

Cambiano entrambi gli allenatori non soddisfatti della prestazione all'esordio. L'ex tecnico friulano in difesa inserisce l'esperto Konno per Morishige; fuori anche il centrocampista dello United Kagawa, assolutamente deludente contro gli Africani, rimpiazzato dall'attaccante esterno Okubo.
Nella formazione ellenica, invece, il portoghese Santos adotta un atteggiamento maggiormente offensivo con un 4-3-3 teorico nel quale a supporto del bomber Mitroglou, si muovono il genoano Fetfatzidis e Samaras. Confermata la difesa e il centrocampo a 3 dove accanto a Katsouranis e Maniatis, ci si attende molto dal bolognese Kone, tra i pochi sufficienti e propositivi nella gara contro la Colombia.

Aggressivo da subito il Giappone che pressa alto la squadra di Santos e sembra aver assunto il comando delle operazioni. Più guardinga la Grecia che attende schierata sul fraseggio nipponico, pronta a ripartire, appoggiandosi all'isolato Mitroglu. Apprezzabile giro palla degli uomini di Zaccheroni sino alla trequarti, dove la squadra nipponica si infrange puntualmente contro la disposizione difensiva avversaria.
Partita bloccata e le uniche conclusioni si registrano dalla distanza. Prima è Kone, dopo una percussione centrale, ad impegnare Kawashima; replica il Giappone, a cavallo del 20', con due tentativi apprezzabili di Osako.
Sempre ritmo alto per i Giapponesi in una gara, però, dai contenuti tecnici non entusiasmanti, in uno dei pochi gironi a questo Brasile 2014 in cui le previsioni sembrano essere rispettate. Colombia e Costa d'Avorio, infatti, appaiono di un altro livello.
Come nel match contro la Colombia troppo rinunciataria la Grecia, con un Mitroglu desolatamente isolato in avanti, poco supportato dai vari Samaras e Fetfatzidis, più preoccupati a difendere che non ad alimentare l'attacco ellenico.
Intanto piove sul bagnato per la Grecia, oltre a quanto non avvenga già sul campo da gioco, con Mitroglu costretto ad uscire al 34' sostituito da Gekas e 4 minuti dopo secondo evitabilissimo giallo per Katsouranis che lascia la Grecia in 10.
Inferiorità numerica e paradossalmente è la squadra di Santos a sfiorare il vantaggio con Torosidis. Il giallorosso dopo un triangolo, tenta vanamente l'imbucata, palla che gli ritorna e conclusione immediata a impegnare severamente Kawashima.
Pareggio all'intervallo sostanzialmente corretto: possesso di palla giapponese, ma Nipponici sterili in avanti. Grecia dopo l'imperdonabile ingenuità di Katsouranis (doppio giallo in 10 minuti) paradossalmente meglio in 10.

Giappone che ricomincia dagli stessi 11, per Santos già due sostituzioni obbligate nella prima frazione. Secondi 45 minuti e si ricomincia secondo il copione del primo tempo. Giappone a far gioco, ma desolatamente inconcludente in avanti; Grecia, ora anche in 10, a tener botta, sperando in un contropiede vincente. Dopo 10 minuti di noia, Zaccheroni si gioca la carta Kagawa. Cambio dopo il quale, però, l'occasione arriva si, ma per la Grecia. Su corner Gekas stacca e ancora attento il portiere giapponese a salvare in angolo.
Tempo di entrare in partita e un ispirato Kagawa sveglia il Giappone: prima è Okubo a vanificare una bella azione sull'asse Kagawa-Uchida arrivando in ritardo al tap-in, poi, complice un'ingenuità inaccettabile di Sokratis che temporeggia, e lo stesso Uchida a calciare fuori da pochi passi.
Giappone ora che attacca a testa bassa contro una Grecia che, in inferiorità numerica da quasi un tempo, inizia a pagare alla fatica. Ancora Okubo a concludere da fuori pericolosamente impegnando alla bella risposta Karnezis.
Ultima emozione con una punizione dal limite di Endo prima del fischio finale per lo 0-0.

Alla fine una Grecia in 10 per un'ora che merita sostanzialmente il pareggio. Giappone deludente che, nonostante un possesso di palla vicino al 70%, non riesce mai a rendersi veramente pericoloso e dal quale era lecito attendersi di più.
Squadre che salgono ad un punto, per un pareggio, visto i prossimi incontri con Colombia e Costa d'Avorio, che potrebbe, alla fine, condannare entrambe.

Giappone (4-2-3-1): Kawashima 6,5 - Uchida 6, Konno 5.5, Yoshida 6, Nagatomo 6.5 - Yamaguchi 6.5, Hasebe 6(c) - Honda 6.5, Okazaki 5.5,Okubo 6 - Osako 6.5 (57' Kagawa 6.5) A disposizione: Nishikawa, Gonda, Morishige, Endo, G. Sakai, Kiyotake, Aoyama, Inoha, Saitō, Kakitani, H.Sakai All.: Zaccheroni 5

Grecia (4-2-3-1): Karnezis 6.5 - Holebas 6, Manolas 6, Sokratis 5.5, Torosidis 6.5 – Katsouranis 4, Kone 6 (80' Salpingidis sv), Maniatis 6 – Mitroglou 6 (34' Gekas 6), Fetfatzidis 5 (Karagounis 41' 6.5), Samaras 6 A disposizione: Glykos, Kapino, Moras, Tzavellas, Vyntra, Christodoulopoulos, Samaris, Tachtsidis, Tziolis All.: Santos 5,5

Ammoniti: Hasebe 12' (J), 54' Samaras (G), 89' Torosidis (G)
Espulsi: 38'