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"Giocare l'Europeo al centro dell'Arena è un'emozione unica"

Domani il via a Verona. Veterana già a 23 anni ma le manca il trofeo continentale: "Lo voglio"

"Giocare l'Europeo al centro dell'Arena è un'emozione unica"

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Una veterana di ventitré anni. Marina Lubian sa cosa significa, perché al netto di un percorso sportivo ancora verdissimo può vantare un palmares per molti irraggiungibile in una carriera intera. Una bacheca che si è ulteriormente impreziosita col passaggio all'Imoco Conegliano e i quattro trofei portati a casa nell'ultima stagione, che vanno a far compagnia alla collezione di medaglie di ogni materiale conquistate in Nazionale, sia nelle giovanili che in quella seniores. A guardar bene, nel medagliere di Marina manca giusto una voce: quella dell'Europeo, non avendo partecipato alla spedizione vincente del 2021. E se l'appetito vien mangiando, il torneo continentale che prenderà il via il 19 agosto nella cornice dell'Arena di Verona rappresenta una occasione speciale per riempire un'altra casella nella sala dei trofei.

Si torna in azzurro, giusto in tempo per l'Europeo.

«Sono arrivata in corsa nel gruppo, insieme ad altre compagne che come me si sono aggregate al collegiale al termine della Nations League, ma come al solito l'inserimento è stato molto naturale. Siamo insieme ormai da tanto tempo, ogni stagione si aggiunge qualche volto nuovo ma sono molti anni che trascorriamo insieme circa quattro mesi per i vari impegni in azzurro, oltre a sfidarci abitualmente coi rispettivi club. Praticamente non abbiamo più segreti tra di noi, ed è questo uno dei nostri punti di forza».

A proposito di volti nuovi: la prima di Antropova, amica prima ancora che compagna.

«Abbiamo atteso tanto questo momento (Ekaterina ha appena ricevuto la cittadinanza italiana, ndr), sono veramente contenta di condividerlo con lei e di essere al suo fianco in questa sua prima esperienza in azzurro. Siamo grandi amiche dentro e fuori dal campo, sono pronta a darle una mano per inserirsi e muovere i suoi primi passi con la Nazionale».

Giovane veterana, appunto: a Conegliano un'ulteriore maturazione.

«Il passaggio all'Imoco è stato un momento di svolta per la mia carriera. Dopo appena una stagione mi sento molto più completa e matura: ho iniziato a comprendere alcuni meccanismi che prima non mi erano chiari e ho avuto l'opportunità di giocare, e vincere, partite molto importanti. È stato un anno molto formativo come donna e come atleta. Adesso spero di portare in azzurro questo bagaglio di esperienza importante, magari proseguendo anche sulla scia dei trofei conquistati col club».

Arriva l'Europeo, da padrone di casa.

«Primo Europeo con la nazionale seniores, per giunta in Italia: non potevo chiedere di meglio. Sono emozionata e impaziente per l'esordio, spero di riuscire a rendere orgogliosi tutti i tifosi che ci seguiranno in giro per i palazzetti e in televisione».

Sarà un debutto da brividi, nella cornice dell'Arena di Verona.

«Mi è già capitato di giocare all'aperto, in Supercoppa: una condizione sempre particolare e complicata, perché gli elementi atmosferici saranno una variabile in più da considerare. Giocare all'Arena, però, sarà uno spettacolo nello spettacolo. L'ho sempre ammirata soltanto dall'esterno, entrarci per la prima volta indossando la maglia azzurra è un pensiero che mi dà una carica enorme».

Siete campionesse in carica: pressione supplementare o motivazione per ripetersi?

«È inevitabile che la vittoria del 2021 porti un carico di aspettative importante. Negli ultimi anni, però, ci siamo abituate a presentarci ai grandi eventi, se non come squadra da battere, comunque tra le nazionali in lizza per la vittoria finale. Le pressioni non ci spaventano, anzi ci danno una carica in più per alzare l'asticella. E il terzo posto all'ultimo Mondiale, che ci ha lasciato tanto amaro in bocca perché ci sentivamo le favorite per l'oro, ci ha insegnato tanto sotto questo punto di vista. Quella delusione, una volta metabolizzata, è stata una lezione preziosa».

Torna anche Egonu, in Nazionale e in Serie A.

«Sono felicissima del ritorno in azzurro di Paola, perché la sua presenza è un valore aggiunto per il nostro gruppo.

Affrontarla di nuovo in campionato, invece, sarà un ben problema. Ma anche questa è una notizia positiva: ci divertiremo ancora a sfidarci coi club, ed è la conferma che il nostro campionato continua a essere tra i migliori al mondo».

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