Sport

Hybrid, anche Toyota Rav4 adesso risponde all'appello

Due o quattro ruote motrici. Sul 4x4 ecco il terzo propulsore elettrico. Resta in gamma il turbodiesel

Piero EvangelistiAlicante Toyota, nel 1994, diede vita con il Rav4 al primo Sport utility compatto, e lo stesso si può dire per quanto riguarda la tecnologia ibrida nata con Prius e oggi estesa a quasi tutta la gamma dei modelli con la doppia ellisse e a tutti quelli del brand Lexus. All'appello mancava ancora la versione hybrid di Rav4 che arriva in questi giorni nelle concessionarie. Di compatto, nell'ultima generazione del Suv giapponese (lungo 4,60 metri, largo 1,84 e alto 1,70), rimane però poco. E la crescita di rango, che si può cogliere anche in un listino che parte da 28.950 euro e arriva a sfiorare i 40mila, si percepisce nella linea di forte impatto, con un frontale che trasmette solidità e fiancate ben scolpite.Il disegno e le finiture degli interni sono l'espressione della cura posta alla qualità e, grazie alle dimensioni esterne generose e a un passo di 2,66 metri, 5 adulti possono viaggiare decisamente comodi con un bagagliaio che nella versione Hybrid conserva la notevole capacità di 579 litri. Il debutto della Hybrid, offerta a due e quattro ruote motrici, segna la scomparsa dal listino del Rav4 con motore a benzina, mentre rimane in gamma la versione equipaggiata del 2.0 turbodiesel (143 cv) di origine Bmw, abbinato però soltanto alla trazione anteriore e al cambio manuale a 6 marce. Due sono le tecnologie destinate alla Hybrid che, in Toyota Italia, immaginano destinata a raggiungere presto la prevalenza nel mix di vendite: alla doppia motorizzazione (benzina/elettrico con potenza massima di sistema di 197 cv) che equipaggia la Hybrid 2wd, sul modello a quattro ruote motrici si aggiunge un terzo motore, elettrico, collegato all'asse posteriore, che non contribuisce ad aumentare la potenza massima, ma che entra in funzione quando viene rilevata una perdita di aderenza delle ruote posteriori. L'unità a benzina di base è un 2.5, 4 cilindri a ciclo Atkinson, mentre la trasmissione è assicurata da un cambio Cvt di ultima generazione che, se usato in modalità manuale, consente anche una guida relativamente sportiva. I passaggi tra le marce sono, del resto, l'unico suono che si percepisce viaggiando sul nuovo Rav4 Hybrid, un Suv votato al comfort (si apprezza la mancanza di rollio anche in curve affrontate a velocità sostenuta) e al contenimento di consumi ed emissioni di CO2: per il 4wd il consumo medio dichiarato è di 5 litri per 100 km, con un'emissione di 117 g/km di CO2. Il livello di allestimento più adeguato alle ambizioni del nuovo Rav4 è sicuramente Lounge, quello al top, mentre per tutte le versioni sono optional il Toyota Safety Sense Plus (l'insieme delle assistenze alla guida, 1.200 euro) e Panoramic View Monitor (1.

800 euro) che offre una visione a 360° dell'area intorno alla vettura.

Commenti