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Inter, gli ottavi subito per pensare solamente a Juventus e Napoli

Se Inzaghi vince stasera "inutile" la trasferta col Benfica in calendario tra i due viaggi a casa delle rivali scudetto

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L'occasione è ghiotta e l'Inter cercherà di non lasciarsela sfuggire. Vincere stasera a Salisburgo significa conquistare aritmeticamente gli ottavi di Champions con 2 turni di anticipo, cioè prestigio e soldi, ma non solo. Quando si riprenderà dopo la sosta per le nazionali, la banda Inzaghi avrà 3 trasferte in una settimana, perché il calendario prima o dopo è infido per tutti, la differenza è come ci si arriva.

Qualificarsi stasera, permetterebbe a Inzaghi di prendersi mezzo turno di riposo a Lisbona, piazzata dai computer fra Juventus e Napoli, le due partite assolutamente da non perdere, possibilmente da vincere. Perché quest'anno l'obiettivo dell'Inter, anche dichiarato, è lo scudetto. Per cui anche stasera, anche in una partita che proverà a vincere, Inzaghi farà rotazioni più robuste di quelle che solitamente fa in campionato. Un po' per scelta e un po' per necessità.

Già senza Pavard, rinuncerà probabilmente anche a Dumfries, non al meglio ma in ogni caso arruolabile per domenica col Frosinone, per cui soldatino Darmian, dove lo metti fa bene, pare più destinato alla fascia che alla difesa, dove potrebbe clamorosamente debuttare l'oggetto misterioso Bisseck, finora 2 presenze e 7 minuti in campionato. Inzaghi dice sia pronto.

L'avversario è conosciuto, il Salisburgo è squadra spigolosa, ma in estate (amichevole) e all'andata (2 settimane fa), l'Inter ne ha smussato tutti gli angoli. Corsa e tattica più che tecnica. Inzaghi ci opporrà il solito calcio, di chi quando aspettare e quando accelerare per poi colpire. Guai a rischiare, nemmeno stasera. La forza dei forti, di chi sa che gli basta un colpo per vincere le partite. È la mentalità che Inzaghi ha dato all'Inter in questi mesi, senza peraltro legarsi a un calcio speculativo.

A San Siro è stata forse più difficile del previsto, ma a ben guardare, finora in Champions l'Inter ha raccolto tanto col minimo sforzo. Una partita di lotta e sofferenza per il pareggio di San Sebastian, una vittoria comoda ma stretta in casa col Benfica e infine il 2-1 di 15 giorni fa col Salisburgo, capace di rimontare il gol iniziale di Sanchez, ma poi piegato dal rigore vincente di Calhanoglu.

L'obiettivo resta non solo quello di qualificarsi, stante gli avversari era pressoché obbligatorio, ma soprattutto di vincere il girone, anche per sperare poi in un più morbido sorteggio. Come all'andata, toccherà ancora a Sanchez (3 su 3 in Champions, di cui una da titolare), cui Inzaghi affiancherà uno fra Lautaro e Thuram, mentre in panchina si rivedrà Arnautovic a un mese e mezzo dall'infortunio di Empoli.

Il rischio concreto è di averlo curato e guarito in tempo utile per la sua nazionale.

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