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Italnuoto a picco nel Mondiale. Greg rinuncia e torna in Italia

Un anno pieno di infortuni. Paltrinieri non difenderà il titolo nei 1500 e scende dal podio dopo 10 anni

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E dopo il mercoledì nero, c'è anche il giovedì nero. Il cielo sopra Fukuoka continua ad essere pieno di nuvole per l'Italnuoto.

Ieri ci siamo svegliati con la notizia della rinuncia di Greg Paltrinieri ai 1500 dei Mondiali, perché in difetto di condizione. Dunque, il carpigiano non difenderà domenica il titolo iridato, il terzo, vinto un anno fa a Budapest col secondo tempo della storia e record europeo e scenderà dal podio dopo 10 anni. La sua rassegna iridata finisce qua, con un oro in staffetta e un argento nella 5 km, ma anche il mancato pass olimpico nella 10 km, dove ha concluso quinto, e l'ottavo posto sugli 800 stile in piscina. Greg sta già rientrando in Italia dal Giappone, poi andrà in vacanza in attesa che la fidanzata spadista Rossella Fiamingo concluderà i suoi Mondiali. È stato un anno pieno di intoppi fisici per SuperGreg, dopo il biennio 2021-2022 culminato con le medaglie olimpiche a Tokyo - nonostante la mononucleosi - e i successi ai Mondiali di Budapest e agli Europei di Roma. Questo 2023 è stato condizionato da una forma precaria, anche se a 28 anni Paltrinieri continua ad essere forte e generoso, forse fin troppo. Ed è arrivato stanco, provato, alle gare della vasca dopo le fatiche in mare. Questo deve valere come allarme verso Parigi 2024, anche se il fondo arriverà dopo il nuoto in corsia.

Il Mondiale di Fukuoka non ha sorriso neanche agli altri azzurri campioni in carica. Nel senso che né Thomas Ceccon (100 dorso) né Nicolò Martinenghi (100 rana) si sono riconfermati nei giorni scorsi. Entrambi hanno preso l'argento sulle loro distanze, peggiorandosi anche cronometricamente rispetto all'anno scorso. Ma d'altronde proprio Ceccon aveva avvisato che molti dei ragazzi della squadra non erano nelle migliori condizioni di forma. C'è poi chi, come Benedetta Pilato, non ha difeso il titolo iridato sui 100 rana, ma questa notte sarà impegnata nelle batterie dei 50 rana, la distanza nella quale è primatista mondiale. Senza Paltrinieri, l'Italnuoto ripone le ultime speranze di medaglie su di lei, su Simona Quadarella che ha ancora gli 800 stile e sulla 4x100 mista oro mondiale in carica.

Nelle finali di ieri, intanto, Kyle Chalmers ha detronizzato il romeno David Popovici (solo 6° in 4783) nei 100 stile vincendo in 4715 dopo aver portato all'oro l'Australia nella 4×100 sl (sull'Italia per 33 centesimi). Il francese Leon Marchand fa tris nei 200 misti dopo il trionfo con record mondiale (tolto a Phelps) nei 400 misti e quello nei 200 farfalla col terzo tempo della storia.

In chiusura di serata, l'Australia ha vinto la 4x200 stile libero femminile con il record del mondo grazie a quella Mollie O'Callaghan che nell'individuale aveva portato via a Federica Pellegrini il primato datato 2009.

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