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Jannik-Nole e le due "mission" a confronto

Per Sinner batterlo sarebbe la consacrazione, per Djokovic una tappa verso lo Slam

Jannik-Nole e le due "mission" a confronto

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Espugnare il fortino. Jannik Sinner domani sarà sul Centrale di Wimbledon e affronterà chi ha una missione, Novak Djokovic. Il serbo (n. 2 del mondo) andrà a caccia di record e del terzo open 2023. La partita è un remake di quella dello scorso anno, nei quarti di finale. In quella circostanza Djokovic seppe prodursi in una fantastica rimonta, prevalendo al quinto set e cambiando letteralmente di marcia dal terzo. I numeri del campione nativo di Belgrado sono spaventosi: 33 vittorie in serie nei singoli match sui prati inglesi, 91 successi in carriera in questo Major e ultima sconfitta risalente ai quarti del 2017, quando si ritirò contro il ceco Tomas Berdych; altrimenti bisogna andare all'anno precedente quando fu Sam Querrey a batterlo. Il serbo, inoltre, non perde una partita sul Centrale dalla finale del 2013 contro Andy Murray, dal momento che le altre due partite citate si disputarono sul Court 1 e, non a caso, Jannik ha subito sottolineato questa statistica monstre.

Per Sinner, invece, è la prima semifinale Slam in carriera, e a suo modo anche lui ha una missione da portare a termine dopo aver, fin qui, compiuto il proprio dovere, battendo avversari alla portata e regalandosi una chance. La missione è la chance, quella che se sfruttata, gli farà svoltare carriera: fermare la cavalcata del mito. I precedenti dicono 2 sconfitte in altrettante partite, ma Jannik vorrà affrontare il tutto con la mentalità giusta: godere di questo match e divertirsi in campo. Un approccio frutto dell'amaro ko al secondo turno contro Daniel Altmaier di Parigi: «Non farò cambiamenti perché tutto sta andando molto bene: riposo e allenamento. Chiaramente la sfida contro Djokovic sarà difficile e dipenderà anche dalle condizioni di gioco», le parole di Sinner, pensando alla possibilità di giocare con il tetto chiuso. E una rivelazione: «Cucinerò la sera prima della partita, perché porta bene, la pasta al pomodoro». Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio, Jannik!

(Ieri Alcaraz-Rune 7-6 (7-3), 6-4, 6-4; Medvedev-Eubanks 6-4, 1-6, 4-6, 7-6 (7/4), 6-1. L'altra semifinale sarà Alcaraz-Medvedev)

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