Sport

Lamborghini Urus sa mettere paura alla faglia di S. Andrea

Negli Usa il SuperSuv italiano è un successo Il pubblico dei Millennials tra gli obiettivi

Valeria Robecco

Palm Springs Si cimenta tra le sabbie desertiche lungo la faglia di Sant'Andrea, si arrampica sui tornanti che dominano la Coachella Valley, si lancia a velocità da brivido nel circuito Thermal Club. È l'ultima sfida a stelle e strisce di Lamborghini Urus, il SuperSuv che ha inaugurato una nuova stagione per la Casa di Sant'Agata Bolognese con il 70% di acquirenti che sono nuovi clienti del Toro. Da quando è arrivata sul mercato Usa, a ottobre 2018, ne sono già stati venduti 400, con una lista d'attesa di un anno. Ed è solo l'inizio, perché l'azienda prevede che l'effetto Urus porterà al raddoppio delle vendite in Nord America. Numeri ottenuti grazie al riposizionamento strategico di mercato con il quale il Suv si pone un altro obiettivo storico: diventare l'ultima tentazione dei Millenials.

Sino a tre anni fa, per l'icona dell'eccellenza a quattro ruote, quello americano era un mercato di «puristi» delle supercar, ai quali oggi si è invece unita anche una fascia di clienti che vivono l'auto come una componente del lusso quotidiano, un oggetto che sembra pensato per le donne che non si accontentano. E l'esperienza, tra le variegate lande di Palm Springs, nella California del Sud, ce lo conferma. L'appuntamento è alle prime luci del mattino a La Quinta: da lì una flotta composta da una decina di Urus procede a passo spedito attraverso i suggestivi viali fiancheggiati da distese di palme, per poi inerpicarsi sui tornanti da cui si domina la Coachella Valley.

Sedere al volante di un Urus significa guidare un veicolo straordinario in grande sicurezza, ma sempre nel rispetto del Dna del Toro.

Grazie al sistema «Anima» si adatta a qualsiasi condizione, con le 6 funzioni: Strada, Sport, Corsa, Sabbia, Terra e Neve. In modalità «Strada», Urus diventa un confortevole Suv, e sui tornanti che dominano Palm Desert rimane attaccato a terra senza perdere l'aggressività di guida di una Huracán Performante o di una Aventador S.

La vera emozione, però, è quando raggiungiamo la faglia di Sant'Andrea. Il fuoco acceso scalda gli animi dei piloti in attesa di attraversare i dislivelli del deserto.

L'emozione è forte: con Urus in modalità «Sabbia» si può vivere a pieno agilità, trazione e comfort di questo veicolo anche nelle condizioni off-road. Poi è sulla pista del circuito Thermal Club che il Suv - il più veloce con i suoi 305 km/h - mostra a pieno tutte le capacità del motore V8 biturbo da 650 cv, utilizzato in modalità «Corsa».

«Urus è un approccio visionario basato sull'infusione del Dna Lamborghini nel veicolo più versatile, il Suv - spiega il presidente e ad Stefano Domenicali -; e lo eleva a un livello che non è stato possibile raggiungere prima, quello di SuperSuv. È una vera Lamborghini in termini di design, prestazioni, dinamica di guida ed emozione, ma è guidabile ogni giorno in una serie di situazioni diverse». «Con l'effetto Urus - aggiunge Alessandro Farmeschi, responsabile del mercato Usa - il 2018 ha registrato un +30% in termini di volumi sul 2017; l'obiettivo è di arrivare a 1.100 super-sport car e 1.100 SuperSuv».

Per Lamborghini, il 2018 negli Usa, primo mercato mondiale, è stato archiviato come un altro anno record.

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