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Dopo l'exploit del portoghese palla a Messi

di Tony Damascelli

F inalmente il grande football. Spettacolare. Tutto in una volta sola: rigore di Nacho su Ronaldo, gol di Diego Costa, macchiato da gomitata su Pepe, papera stile Karius del portiere spagnolo De Gea su sinistro non tremendo del Ronaldo di cui sopra, pari e doppietta di Diego oriundo brasiliano, feroce shoot di Nacho per il sorpasso, pareggio su punizione del fenomeno portoghese che dovrà pagare 18 milioni al fisco di Spagna ma gli dà anche la paga in campo. Spagna-Portogallo ha tenuto fede al cartellone mondiale offrendo il menù completo. Rocchi, arbitro italiano e la sua orchestra al Var, senza dubbi amletici sul rigore d'avvio mentre è stata scelta l'omissis sul colpo di karate di Diego Costa. Il mondiale russo spara i suoi fuochi d'artificio in un venerdì niente affatto magro e carico di colpi di scena. Per esempio a San Pietroburgo, l'Iran di Queiroz manda disteso, su autogol, il Marocco. Partita aspra e di alto ritmo, tattica naif, football aggressivo, deciso all'ultimo respiro con la sciagurata deviazione di Aziz Bouhaddouz. L'Iran va a dormire in testa al gironcino, con spagnoli e portoghesi fermi a 1 punto!

Gol last minute anche per la vittoria uruguagia che nel primo tempo aveva sofferto contro l'Egitto, privo del faraone Salah, tenuto in panchina per precauzione. L'Uruguay, tradito da Luis Suarez, ormai un morso di campione, è stato tenuto in piedi dalla coppia dell'Atletico di Madrid, Godin-Gimenez e dalla garra eterna di Cavani. Al gol di Gimenez, nell'ultimo assalto, Oscar Tabarez ha lasciato il deambulatore che lo aiuta contro la neuropatia ed è saltato via dalla panchina, dimenticando dolori e sofferenze che lo affliggono da tempo, onore al monumento del calcio uruguagio e internazionale, dopo quarantotto anni (Messico '70, Uruguay-Israele 2 a 0), la sua Celeste è riuscita a vincere la partita di esordio mondiale.

Oggi un sabato grassissimo per la gente francese, una mattinata piena, alle 9 e mezza, palla ovale, All Blacks-Francia a Wellington e poi, a mezzogiorno, palla rotonda, Francia-Australia, sfide oceaniche, occhio ai canguri di solito perfidi nella partita di avvio. Nei giochi mondiali, alle tre del pomeriggio finalmente Messi che dovrà rispondere ai coriandoli di CR7 e il resto della comitiva argentina con Higuain e Dybala disoccupati in panca, a Mosca, contro la mina vagante dell'Islanda; a seguire una non meglio definita Perù-Danimarca, tutta da scoprire e, a conclusione, la sfida tra due nazionali belle, di arte calcistica, Croazia e Nigeria, l'altra faccia del football, molti geni e troppi inaffidabili.

Roba buona, direi mondiale.

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