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A Liegi per scrivere la storia. E per prepararsi al Giro

Alaphilippe e Roglic i più attesi alla classica del Nord, ultimo appuntamento prima della corsa Rosa

A Liegi per scrivere la storia. E per prepararsi al Giro

È la prima ma anche l'ultima. Prima delle classiche del Nord a nascere e per questo ribattezzata la doyenne (la decana, ndr), ma la 107° edizione della Liegi Bastogne Liegi che si corre oggi sulle côte ardennesi è anche l'ultima delle classiche del Nord, prima del ciclo dei Grandi Giri che si aprirà il prossimo 8 maggio con il Giro d'Italia al via da Torino.

È l'ultima occasione per portare a casa una grande corsa di primavera, anche se noi italiani abbiamo ben poche chance di centrare il bottino pieno, che ci manca dai tempi di Danilo Di Luca, anno di grazia 2007. Corsa tosta la Liegi, al pari del Lombardia, entrambe classiche sincere, che vanno a premiare generalmente atleti di rango, non certo degli scappati di casa capaci di pescare il jolly nella giornata della vita. Corsa di 259 chilometri e undici côtes, veri e propri strappi che non sono chiaramente vette alpine o dolomitiche, ma che alla lunga finiscono per fiaccare inevitabilmente le gambe a chiunque. Il bello arriva negli ultimi cento chilometri, dove di undici côte se ne concentrano ben nove, con la mitica Redoute che di solito accende la miccia e la Roche-aux-Faucons come spartiacque definitivo, anche se quest'anno ci sarà la Côte de Desnié (1,6 km all'8,1%) che andrà ad animare ulteriormente il finale.

Dopo la beffa dello scorso anno per Alaphilippe, bruciato al fotofinish da Roglic, ci si attende dal campione del mondo una reazione degna della maglia che veste dopo aver trionfato mercoledì scorso alla Freccia Vallone (terzo successo personale in carriera) proprio sul numero uno sloveno. Oltre a Alpahilippe e Roglic, occhio al sempiterno Alejandro Valverde, 41 anni oggi, che insegue la quinta vittoria nella decana delle classiche per eguagliare il record stabilito da Eddy Merckx. Occhio anche al danese Jakob Fuglsang e allo svizzero Marc Hirshi (2° un anno fa), oltre all'altro sloveno Tadej Pogacar, quarto l'anno scorso. E poi il tedesco Maximilian Schachmann o il talentino britannico (ha solo 21 anni) Thomas Pidcock. Così come il canadese Michael Woods e Davide Formolo, già secondo in una Liegi.

Tv: Diretta su Rai Due ed Eurosport dalle 13.

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