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Milano in finale, Reggio Emilia fuori all'ultimo respiro

Oscar Eleni

Il pozzo e il pendolo. L'Emporio Armani recita da protagonista in questo bellissimo giallo che si chiama coppa Italia nel salotto di Rimini: per un nano secondo, grazie a Macvan il tenebroso, ha eliminato Brindisi nei quarti, con 1' e 47 di furore da vecchia Olimpia riprende e affonda (87-84) Reggio Emilia nella semifinale che poteva essere disastro e, forse, sarà redenzione. Max Menetti e Reggio Emilia dopo aver dominato rimangono all'asciutto. Needham perde la luce, Pascolo da vero artista inesplorato, mostra le meraviglie della sua Dada art cestistica e Cinciarini scaccia tutti i fantasmi da capitano redento segnando da 3 e servendo a sentenza Macvan il pallone per chiudere una sfida angosciosa, bella e brutta insieme, tormentata da arbitri vaporiera, vinta con il vice Massimo Cancellieri sul ponte di comando dall'inizio del terzo tempo dopo l'espulsione, per doppio fallo tecnico, di Jasmin Repesa. Reggio Emilia crescerà ancora tanto, Milano, passato lo spavento dovrà riflettere dopo un pomeriggio al mare in cui fino alle 2 triple scaccia fantasmi aveva tirato dalla lunga distanza con un misero 5 su 21 contro il 13 su 23 che aveva esaltato la Grissin Bon. Sanders santo bevitore che in queste sfide si esalta, anche non facendo tutto bene: 22 punti. Una presenza che ingombra, ma i compagni sembrano capirlo e in assenza di Simon doveva essere lui a guidare il branco per una Milano vagotonica: parziale di 4-15 alla fine del primo quarto; una caccia migliore col quintetto piccolo, due recuperi da meno 10 che sembravano averla stordita del tutto.

Dopo due viaggi nell'incubo stasera, ore 18 Rai Sport Hd, nella finale contro Sassari (77-70 a Brescia) - rivincita di quella del 2015 vinta dai sardi - capiremo se la febbre ha migliorato le stelle di Armani che in Europa sono state offuscate.

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