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Il Napoli non molla: il Pescara è solo una formalità

Non c'è lo squalificato Cavani, ci pensano allora Inler (nel tondo), Pandev e il devastante Dzemaili a chiudere la pratica Pescara, con un Insigne che ce la mette tutta contro la sua ex squadra ma non riesce a pungere (solo un gol annullato per un giusto offside). Tre gol e tre punti d'oro che consentono alla banda Mazzarri di continuare a sognare. Un risultato comunque l'ha ottenuto: far saltare l'ipotesi di odierna festa scudetto alla Juve. E pensare che per tutto il primo tempo il Pescara ha dato del filo da torcere agli azzurri, con contropiedi veloci e ficcanti e con De Sanctis, che proprio qui aveva esordito con la maglia del Pescara in B, impegnato dagli inserimenti di Sculli, Sforzini e del giovanissimo, ma altrettanto bravo, Di Francesco (figlio del tecnico del Sassuolo). Un tempo per capire come superare la voglia di divertirsi del Pescara che, ultimo in classifica e senza più speranze, ha messo in campo la voglia di fare bella figura, riuscendoci anche. A rovinare la serata agli abruzzesi si è messo Inler che al primo minuto della ripresa ha raccolto fuori area un pallone dopo un pericoloso inserimento di Hamsik e ha battuto a rete con Pelizzoli proteso in tuffo da una parte e il pallone che s'infila invece dall'altra per una sfortunata deviazione di Capuano. Fatto il gol, liberatosi dalle paure, il Napoli ha trovato il raddoppio con il magico sinistro di Pandev che al 13' ha approfittato di un cross dal fondo di Maggio per battere l'incolpevole Pelizzoli. Dzemaili ci ha messo poi del suo con una di quelle bombe che i portieri proprio non riescono a fermare. Il Napoli continua a sperare dunque, ha ancora tante energie e anche senza il Matador, sempre più vicino all'addio, sa farsi rispettare.

E il presidente De Laurentiis ha pronto il rinnovo biennale per Mazzarri a tre milioni netti a stagione.

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