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Non solo Jannik, è l'estate d'oro dei millennial

Dalla medaglia dello schermidore Marini al record del nuotatore Ceccon. E tanti altri...

Non solo Jannik, è l'estate d'oro dei millennial

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L'estate d'oro della Generazione futura. L'ultimo millennial famoso di successo ad aggiungersi alla lista è Jannik Sinner, classe 2001, vincitore domenica del Masters 1000 di Toronto. Ma il tennista altoatesino non è l'unico atleta nato negli anni Duemila ad eccellere in questi mesi. Sulle pedane di Milano, per dire, c'è stato il trionfo mondiale nel fioretto del 23enne anconetano Tommaso Marini. Stoccate d'oro anche per la veneta Martina Favaretto (classe 2001), che ha vinto con le compagne del fioretto dopo il bronzo individuale. Bravissimo anche Davide Di Veroli (classe 2001), oro con il quartetto della spada e d'argento da solo. Negli stessi giorni, ma a Fukuoka, il 22enne Thomas Ceccon un anno dopo il titolo nei 100 dorso con record del mondo si prendeva il titolo iridato anche in un'altra specialità, come i 50 farfalla, impresa mai riuscita prima a un azzurro. Questo è stato anche l'unico oro della spedizione in corsia. Ed è sicuramente il volto vincente del nuoto che guarda a Parigi.

Ma l'Italia ha esultato anche per i successi giovanili in altre discipline. Lorenzo Milesi, bergamasco del 2002, oro nella cronometro under 23 dei Mondiali di ciclismo di Glasgow quindici anni dopo Adriano Malori; il 23enne Jonathan Milan, sul podio con Ganna nella pista. Nell'atletica, agli Europei under 20 di Gerusalemme, dai salti sono maturati due ori: Mattia Furlani (classe 2005) nel lungo e Simone Bertelli (2004), nell'asta. Fra gli altri millennial, la romana Chiara Pellacani (2002), sempre più leader dei tuffi, che sta raccogliendo l'eredità di Tania Cagnotto e che ha preso due bronzi nel sincro 3 metri con la Bertocchi e nel misto con Matteo Santoro, il baby fenomeno che a soli 16 anni va già sul podio ai Mondiali. E adesso tocca ai Mondiali di atletica e di ginnastica ritmica: tra una Larissa Iapichino (2002) reduce dai tre successi in Diamond League nel lungo e il velocista Samuele Ceccarelli (2000) che non smette di migliorare, è attesissima Sofia Raffaeli (2004) per una grande conferma degli squillanti successi di un anno fa.

E dopo il bronzo mondiale del Setterosa che ha avuto nella portiere Caterina Banchelli (2000) l'artefice del successo contro le imbattute americane, tocca ora ai giovani protagonisti di volley e basket.

Ma il futuro è già azzurro: a un anno da Parigi.

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