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"Offese e minacce inaccettabili". Cosa c'è dietro l'addio di Lukaku all'Inter

Federico Pastorello, agente di Lukaku, ha rotto il silenzio in merito all'addio del suo assistito all'Inter: "Romelu non ha mai manifestato pubblicamente alcun disagio o malcontento riguardo la sua esperienza in nerazzurro"

"Offese e minacce inaccettabili". Cosa c'è dietro l'addio di Lukaku all'Inter

Romelu Lukaku ormai non è più un giocatore dell'Inter: il suo trasferimento al Chelsea a titolo definitivo ha spiazzato i tifosi nerazzurri ed ha fatto molto rumore. Alcuni supporter della Beneamata infatti si sono sfogati sui social per questa cessione e in qualche circostanza se la sono presa non solo con la società ma anche con l'attaccante belga. Il suo agente Federico Pastorello, giorni fa, aveva dichiarato: "Appena sarà possibile daremo la nostra versione su quanto accaduto". Puntualmente le parole dell'agente di Lukaku sono arrivate con un lungo comunicato: "Per quanto riguarda l’Inter, posso garantire che l'ad Marotta, il ds Ausilio - oltre che il tecnico Inzaghi che si è adoperato in prima persona - hanno fatto tutto quanto fosse in loro potere per evitare il trasferimento. Ma ci sono circostanze che vanno oltre la loro sfera decisionale e dipendono dalle indicazioni della proprieta"̀, il commento di Pastorello.

Settimane difficili

L'agente di Lukaku, che ha da poco rinnovato il suo accordo con il giocatore fino al 2023 ha spiegato: "Sono state settimane molto intense e impegnative. Avrei voluto intervenire prima, ma ho preferito aspettare che il trasferimento di Romelu al Chelsea FC fosse ufficializzato. Ora, a mente fredda, posso condividere il mio pensiero sulla vicenda, a fronte delle tante notizie, delle troppe insinuazioni e dei commenti a dir poco inopportuni degli ultimi giorni", inizia così il comunicato del procuratore.

Pastorello ha poi attaccato per le minacce ricevute per questo trasferimento: "Prima di tutto, ci tengo a precisare che ho sempre accettato - e continuerò a farlo in futuro - il confronto e le critiche costruttive: fanno parte del gioco per chi svolge un ruolo con una notevole rilevanza mediatica. Ciò che non possiamo assolutamente tollerare sono le falsità, le insinuazioni, le offese e le minacce che abbiamo ricevuto (anche nei confronti della mia famiglia e delle mie figlie, per esempio) che hanno ampiamente superato il limite della civiltà, della decenza e della sopportazione".

In difesa di Romelu

Lukaku sarebbe voluto restare all'Inter ma una volta che la società aveva deciso di venderlo ha accettato di buon grado di ritornare al Chelsea per la terza volta, il club che l'ha portato in Premier League dall'Anderlecht. Pastorello anche qui è netto dato che in molti hanno accusato il belga di aver forzato la mano per tornare in Inghilterra: "La narrativa - secondo la quale il trasferimento di Lukaku sarebbe stato “architettato” e “forzato” solo per assecondare interessi economici - sta portando tutti assolutamente fuori strada. In uno scenario in cui Lukaku non ha mai manifestato pubblicamente alcun disagio o malcontento riguardo la sua esperienza all’Inter, la sua situazione contrattuale o le note vicende societarie, l’interesse del Chelsea ha davvero toccato l’animo di Romelu fin dal primo istante, perché quel club rappresenta per lui qualcosa di unico e speciale".

I tifosi dell'Inter hanno sempre manifestato un grande affetto nei confronti di Big-Rom che ha sempre ricambiato: "Che ci crediate o no, l’affetto di tutti i tifosi e il legame speciale con la città di Milano lo hanno fatto riflettere a lungo: ma poi, una volta presa la sua decisione, l’ha portata avanti con convinzione e fermezza. Concludo il mio pensiero con una riflessione su quel giorno di 2 anni fa, quando Romelu Lukaku firmò per l’Inter, allora molti di quelli che oggi mi insultano e mi minacciano, mi ringraziavano di cuore per averlo portato a Milano.

Se vi avessero detto: “Romelu dopo aver segnato più di 60 goal in due stagioni, riportato l’Inter ai vertici assieme ai compagni, disputato una finale di Europa League e vinto un titolo di Campioni d’Italia che manca dal 2010, essere nominato MVP dell’Europa League e della Serie A, lascerà i nerazzurri portando nelle casse del club una cifra record per il mercato Italiano”, voi cos’avreste fatto? Non ci avreste messo subito la firma?", la conclusione di Pastorello.

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