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Pirlo: «Questa Italia mi piace, è una squadra di qualità»

Roma Nella sala dei Corazzieri del Quirinale, insieme alle Nazionali maschili e femminili, ci sono anche i rappresentanti dei campioni d'Europa 1968 capitanati da Rivera e De Sisti, 11 campioni del Mondo del 1982 con Dino Zoff in testa, 8 iridati del 2006 guidati da Gigi Buffon. Tra questi ultimi anche Andrea Pirlo che elogia la nuova Italia di Mancini. «Questa Nazionale mi piace molto, è un bel po' che non vedevo belle partite dell'Italia anche se abbiamo segnato solo alla fine, è una squadra di qualità - così l'ex centrocampista azzurro, di Milan e Juventus -. L'idea di Mancini mi convince e se io allenassi (Pirlo ha preso il patentino Uefa A a fine settembre a Coverciano, ndr) potrei tentare la soluzione senza centravanti. La punta non è necessaria, poi bisogna vedere chi hai a disposizione di partita in partita. Balotelli? Ha una storia di alti e bassi, secondo me un attaccante interessante da provare è Inglese».

La strada è lunga in un quadriennio che, speriamo, ci porti a essere protagonisti ai Mondiali del 2022. «Ripetere il 2006? Per farlo serve essere tranquilli, aspettare e lavorare. Quest'Italia deve andare in progressione, prima l'Europeo poi il Mondiale, solo andando per gradi potrà tornare un'Italia importante». Il trio di centrocampo Verratti-Jorginho-Barella che ha convinto la critica non evoca paragoni scomodi. «Ottimi giocatori ma diversi da me - ha concluso Pirlo -. È un centrocampo di giocatori ambiziosi che hanno tecnica e personalità».

MDD

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