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Premier League, Anelka verrà punito per il gesto della quenelle

La federazione inglese contro il calciatore francese, autore del saluto nazista alla rovescia reso celebre dal comico Dieudonné

Anelka durante con la maglia del West Bromwich
Anelka durante con la maglia del West Bromwich

Non bastava il ritiro dello sponsor dalle maglie del West Bromwich Albion: la FA, la federazione calcistica più antica d'Inghilterra e del mondo, metterà sotto inchiesta Nicolas Anelka per aver esultato con il gesto della "quenelle", il saluto nazista alla rovescia reso celebre dall'attore e umorista francese Dieudonné.

Il controverso saluto, eseguito durante una partita contro il West Ham il 28 dicembre, è stato definito "irregolare e/o indecente, e/o insultante, e/o inappropriato, contrario alle regole della federazione", come riporta la testata britannica Mirror. Il gesto dell'attaccante francese sarebbe inoltre aggravato, si legge ancora nella motivazione del provvedimento, dal fatto di essere stato compiuto "in riferimento alle origini etniche, e/o razziali, e/o alle convinzioni religiose". Il calciatore ha tempo fino al 23 gennaio per rispondere alle accuse della federazione.

Già nei giorni scorsi la formazione di Birmingham in cui milita Anelka si era vista ritirare lo sponsor dal sito di annunci immobiliari Zoopla proprio in seguito alla quenelle eseguita contro il West Ham; le scuse pubbliche dell'attaccante, che aveva affermato di intendere la quenelle come un gesto anti-sistema, e non come un saluto antisemita, non hanno impedito all'azienda di confermare il ritiro dello sponsor fino a fine stagione. Il saluto inventato da Dieudonné, che già aveva suscitato polemiche in Francia, potrebbe però costare molto caro ad Anelka: il sito della BBC riporta che, sulla base delle accuse mosse al calciatore dalla federazione, la punizione minima consisterebbe nella squalifica per cinque giornate, ma la FA potrebbe aumentarla. Il segretario dei club di tifosi del West Bromwich, Alan Cleverley, aveva dichiarato che qualora Anelka dovesse essere stato giudicato responsabile di offese razziste, avrebbe meritato qualsiasi sanzione gli fosse stata comminata.

La federazione ha incaricato un esperto di valutare le conseguenze del gesto del goleador francese, e tutto lascia supporre che la vicenda non si chiuderà certo qui.

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