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«Il prossimo step? È l'ibridizzazione»

Il manager: «Traguardi raggiunti grazie ad Audi. Via al nuovo corso»

Roma Presidente Domenicali, Urus segna un nuovo corso per Lamborghini. Arriva, infatti, in un momento di svolta in casa Volkswagen.

«È una coincidenza e noi ribadiamo che siamo onorati di far parte di questo grande gruppo. E siamo contenti di vedere come l'attenzione della Casa madre sia sempre più importante nei confronti di Lamborghini. La nostra credibilità ci dà un'infinita soddisfazione. Siamo entrati in una dimensione che guarda sempre più al futuro».

Intanto, in Germania hanno già dato l'ok al vostro piano prodotti da qui all'anno 2023.

«Il prossimo step tecnologico lo definisco rilevante: un vero passo storico verso l'ibridizzazione. I prossimi modelli saranno sicuramente ibridi, ma manterranno al centro quei motori che hanno accompagnato la nostra crescita. In pratica, avremo una gamma ibrida con i motori termici che hanno fatto la storia di Lamborghini. Un grande punto di forza».

Quindi, addio benzina.

«Si è imboccata una strada precisa e indietro non si può più tornare».

È in programma un «Baby-Urus», con un motore sotto il V8?

«No. Adesso dobbiamo pensare a stabilizzare la crescita e gestire la rete. Se n'è comunque parlato».

La svolta in casa Volkswagen vi dovrebbe portare dalle braccia di Audi a quelle di Porsche.

«Innanzitutto non si deve mai dimenticare il passato. Grazie ad Audi, Lamborghini è arrivata a questi livelli. E senza la volontà di Audi di credere e puntare sull'Italia, ora saremmo a parlare di altro. Il futuro è comunque collegato alla direzione che il Gruppo Volkswagen ha deciso di intraprendere».

Ribadiamolo, allora.

«Una suddivisione dei marchi tra premium e super premium, dove ci troveremo; una sfida interessante in famiglia. Lamborghini sarà nella parte alta del segmento».

Il nuovo ceo del Gruppo Vw, Herbert Diess, e il Made in Italy.

«Su Lamborghini non cambiano visioni e strategie. Si procede con il piano approvato».

Di Urus, potenza a parte, spicca il design.

«Dall'esterno non si percepisce il grande spazio dentro. Davanti sta comoda una persona alta 2 metri e dietro oltre 1,90. È un design avvolgente che richiama in tutto il nostro marchio».9

Ferrari, che nei prossimi mesi presenterà il suo SuperFuv, é avvisata.

«Noi e Ferrari facciamo crescere il Made in Italy. E questa è una bella cosa».

PBon

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