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Incertezza Champions e fischi a caso non solo in A

Un rigore decide la partita di Napoli, la Juventus perde una partita piena di errori colossali dei suoi

Incertezza Champions e fischi a caso non solo in A

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Un rigore decide la partita di Napoli, la Juventus perde una partita piena di errori colossali dei suoi, Allegri non ha responsabilità sulla mediocrità tecnica dei bianconeri, il fallo sciocco di Nonge su Osimhen ha risolto una sfida dai ritmi non alti, arbitraggio modesto di Mariani, la corsa alla Champions si fa incerta, il Milan recupera, il Bologna è roba seria, ribadita a Bergamo per qualità contro l'Atalanta che scivola fuori dal giro nel quale rientra la Roma per merito di un gruppo rivalutato da Daniele De Rossi dopo che il profeta portoghese, esaltato dai cortigiani, aveva scomposto la squadra. A proposito di adulatori, arriva puntuale per i romanisti, in Europa league, l'esame verità contro il Brighton di De Zerbi che le ha buscate per l'ottava volta. Ansiogena la trasferta della Lazio in Baviera contro il Bayern in affanno, non è detto che il sistema Uefa sia tanto differente da quello della Figc, Lotito capirà dove sta l'errore, vuole fare la rivoluzione ma è proprio lui tra i manovratori di questo sistema. A proposito, spettacolare fine settimana per gli arbitri. Di Bello ha compari eccellenti, la sua prestazione in Lazio-Milan ha avuto repliche in Torino-Fiorentina grazie a Marchetti criticato dai furibondi granata, come Piccinini censurato da Palladino per Monza-Roma. Ma il record assoluto va assegnato a Jesus Gil Manzano, spagnolo, arbitro di Valencia-Real Madrid, capace di fischiare la fine della partita (2 a 2), all'ultimo secondo, su un cross di Brahim Diaz, deviazione di testa di Bellingham, gol della vittoria, tutto inutile, perché lui così aveva deciso, un fischio a interrompere la traiettoria del pallone nell'area di rigore. Il fischietto è mio e lo gestisco io, questo è lo slogan del movimento arbitrale contemporaneo che non ha bisogno di manifestare in piazza. Gli basta scendere in campo.

Purtroppo.

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