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Il salto del predestinato con vista Parigi. Furlani: "È solo l'inizio"

Argento per il talento 19enne del lungo (8.22) Simonelli secondo nei 60 hs e la Dosso terza nei 60

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Un'altra giornata colorata d'azzurro. Dopo il bronzo nel peso di Leonardo Fabbri, ieri ai Mondiali indoor di Glasgow sono arrivati gli argenti del 19enne Mattia Furlani nel lungo e di Lorenzo Simonelli nei 60 ostacoli e il bronzo di Zaynab Dosso nei 60 metri. Per un'atletica azzurra che è già a quota quattro medaglie.

Nella sessione mattutina, il predestinato Furlani è sbarcato nella storia del salto in lungo, diventando il più giovane medagliato di sempre nella specialità in una rassegna al coperto. Un fenomeno così, difficilmente si era visto prima. «È soltanto l'inizio del viaggio! È una giornata che rimarrà per sempre nella mia vita, una medaglia che significa tanto. Questa bandiera l'ha avuta addosso chi ha fatto la storia, da Mennea a Tamberi e Jacobs. È un grandissimo onore», ha detto un emozionato Mattia, dopo aver sfiorato l'oro finito nelle mani del greco Miltiadis Tentoglou, campione di tutto, che ha saltato la sua stessa misura di 8.22 metri ma ha preceduto l'azzurro grazie al secondo miglior salto (8.19 contro 8.10). Pochi cm hanno negato il successo a Furlani, ma nessun rimpianto: perché l'era di Mattia è solo agli albori. «Mattia è una bestia. Ha un grande percorso davanti e il futuro è suo», si complimenta Tentoglou. Un Mattia che si è messo anche a piangere: la commozione prevale sull'orgoglio. «La mia prima medaglia di questo calibro è pazzesca. Un sogno, perché l'ho sognato tanto, ma raggiungerlo è un'altra cosa. Voglio ringraziare mia madre, è lei che mi ha fatto raggiungere questo risultato». La mamma-coach è Khaty Seck, velocista di origine senegalese, che ha sposato Marcello Furlani, ex saltatore azzurro che duellava con Marco Tamberi, il papà di Gimbo. L'atletica è una questione di famiglia visto che ci sono anche la sorella altista Erika e il fratello lunghista Luca. Ma ad avere i superpoteri è Mattia: tant'è che gli amici lo chiamano Spiderman, per la somiglianza con Miles Morales, uno dei personaggi Marvel che assume l'identità dell'uomo ragno. Ora il reatino Furlani vuole lanciare le sue ragnatele verso altri obiettivi, dagli Europei in casa a Roma all'Olimpiade di Parigi. Nella sessione serale, sono arrivati anche il bellissimo argento nei 60 hs di Lorenzo Simonelli, nato in Tanzania ma cresciuto a Roma, che ha corso in 7.43 il nuovo primato italiano ed è stato battuto soltanto dal primatista del mondo, l'americano Grant Holloway (7.29). «Non me l'aspettavo, non so cosa dire», è senza parole un commosso (anche lui) Simonelli. E per finire scoppia in lacrime anche Zaynab Dosso, prima italiana in finale nei 60 metri a un Mondiale e capace di portarsi a casa un favoloso bronzo con il tempo di 7.05.

E stasera (ore 20:15, Rai2 e RaiSport) grande chiusura con Larissa Iapichino, che sempre nel lungo può regalarci un'altra medaglia.

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