Sport

Se sono i vigili a far correre i giocatori

Auto in divieto di sosta e multe a raffiche. La squadra del Brescia interrompe l'allenamento

Se sono i vigili a far correre i giocatori

Ai vigili urbani, quelli della polizia municipale di Brescia, non serve la Var: loro arrivano, multano e non accettano proteste e contestazioni. È accaduto al San Filippo, stadio del Brescia calcio, durante l'allenamento, il primo, diretto da Pasquale Marino, subentrato al licenziato Boscaglia (Cellino non perde mai le abitudini, da Cagliari a Leeds a Brescia, cambiando l'ordine delle città e delle squadre, l'epilogo è sempre uguale).

Dunque, mentre i calciatori stavano seguendo la lezione tattica del nuovo allenatore, una voce ha lanciato l'allarme. Non un richiamo al quattrotretre, a uno schema sbagliato, a una ripartenza ritardata. No, erano arrivati i vigili e stavano multando le automobili parcheggiate un po' a caso, sui marciapiedi, in zone vietate, in quel caos provocato dal centro sportivo che non è riservato soltanto al football ma a altre discipline, palestra, tennis e affini, dunque a una moltitudine di persone che va ad occupare il parcheggio, esaurito in ogni ordine di posto. Quando c'è da tirare fuori la lira, anzi l'euro, improvvisamente il calciatore scatta, trova il tempo giusto per marcare l'avversario, in questo caso il poliziotto del municipio bresciano. Ma i tempi di reazione non sono stati perfetti, ormai il modulo era stato infilato tra il tergicristallo e il parabrezza, inutile protestare, piuttosto versare il dovuto, evitando more e simili.

Mentre tutto questo accadeva, Pasquale Marino, che aveva lasciato la spiaggia siciliana di Marsala, al sole e al caldo, era rimasto un uomo solo, in mezzo al campo, con il fischietto in bocca, senza capire, subito, che cosa stesse davvero accadendo. Sono cose normali per un comune cittadino che impreca al governo ladro e a santi vari. Quando capita ai calciatori scatta la notizia, che dalle nostre parti è uno scoop. All'estero le multe, anzi il ritiro della patente e il sequestro delle vetture, in alcuni casi anche l'arresto, di illustri calciatori, sono all'ordine del giorno.

In Italia non si segnalano casi estremi, in alcuni casi un autografo fa scomparire la multa, la promessa di un biglietto omaggio cancella l'infrazione.

Ma i vigili di Brescia non guardano la bandiera, hanno applicato il codice della strada.

Commenti