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Il segno di CR7 sulla Juve che vince

Il portoghese e Mandzukic piegano la resistenza della Spal. Signora per una notte a +9

Il segno di CR7 sulla Juve che vince

Cristiano Ronaldo onora la giornata contro la violenza sulle donne alla sua maniera. Una zampata dopo mezz'ora per risolvere la questione Spal, poi archiviata dal puntuale Mandzukic, l'uomo che più sta godendo dell'effetto CR7. Così la Juventus passa la notte a più nove, trascinata dalla fame del portoghese che muore dalla voglia e lo si capisce dallo scatto di trenta metri per andare a battere una rimessa in avvio. Il perfezionismo del più forte. Invece il segno rosso sulla guancia di Cristiano Ronaldo ha resistito solo un tempo. Quarantacinque minuti di solidarietà alle donne vittime di violenza, poi il portoghese lo ha lavato via nell'intervallo, perché non previsto nella cura maniacale del suo corpo che non prevede tatuaggi. Certo faceva effetto quel baffo rosso sul volto di chi è chiamato in qualche modo a rispondere per una accusa di stupro inoltrata dalla signora Kathryn Mayorga. Lui si è già difeso ritenendo lo stupro un crimine abominevole, ma intanto il retro pensiero insinua il dubbio che la vicenda gli stia facendo perdere premi in serie, l'ultimo secondo indiscrezioni il pallone d'oro dei record. Lui si consola facendo la cosa che gli riesce meglio: segnare. E festeggia comunque un primato: è il primo giocatore della Signora a segnare dieci gol in appena sedici gare. Meglio di Filippo Inzaghi a cui ne servirono diciotto, meglio ancora di Higuain che andò in doppia cifra solo dopo venti partite. Gol speciale anche perché Cristiano Ronaldo sale in cima alla classifica cannonieri raggiungendo Piatek a quota nove.

Riecco l'effetto CR7 con cui la Juventus vince quasi per inerzia molte partite in campionato, nel giorno in cui il Real Madrid affonda di nuovo. Macchina che diventa illegale se chiude a chiave la porta: per la seconda volta non subisce gol in due gare consecutive in campionato. Allegri aveva richiamato i suoi all'ordine come successo nella passata stagione dopo un inizio ballerino, e gli effetti sembrano essere gli stessi. Alla Spal che pure chiude il primo tempo in vantaggio nel possesso palla, una rarità alle latitudini dell'Allianz Stadium, vengono concessi solo un paio di tiri dalla distanza. Perin partecipa alla festa senza mettere la firma, mentre Chiellini entra solo nel finale per la presenza numero 483 che gli fa superare Bettega per entrare nella top five degli juventini più presenti.

Per il resto la Signora non si danna l'anima con Allegri che risolve l'emergenza a centrocampo con un lineare 4-4-2 rivisto nella ripresa con Cuadrado spostato a mezz'ala. In questo momento la Signora recita a memoria il copione del centrocampo a tre. Poi davanti i guizzi di Douglas Costa sono un valore aggiunto, straordinario il palo del brasiliano a inizio ripresa, sempre suo il tiro da cui nasce il tap-in di Mandzukic, per la prima volta capitano nella rotazione quando non c'è Chiellini in campo, che chiude la gara. La Signora sa solo vincere, sono dodici in tredici gare, allungato a 37 il record di punti iniziali. Ovviamente la firma è di Cristiano Ronaldo. In attesa che la storia faccia il suo corso, l'unica verità è questa. CR7, che tenta anche una rovesciata delle sue, il segno lo lascia (quasi) sempre.

A parte quello rosso.

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