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"Sofia, sorella mia: non mollare mai, ci sono passata anch'io"

Intervista a Michela Moioli. Le due fuoriclasse bergamasche sempre fianco a fianco: "Ha 2 anni per recuperare, ce la farà"

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Appena atterrata dalla Georgia, reduce dalla tappa di Coppa del Mondo, Michela Moioli apprende della brutta notizia riguardante l'infortunio di Sofia Goggia. Sono sempre state fianco a fianco, le due fuoriclasse bergamasche, nei momenti clou: campionesse olimpiche a PyeongChang 2018 Goggia in discesa, Michi nello snowboard cross , hanno anche contribuito a far vincere la candidatura di Milano-Cortina con il famoso ballo sul palco di Losanna. «Mola mia, Sofi», è il messaggio di incoraggiamento della 28enne di Alzano Lombardo per la «sorella» Goggia, quel «non mollare mai» in dialetto diventato un motto durante la pandemia e che esprime la caparbietà del popolo orobico a rialzarsi insieme. «So che Sofia non mollerà e ne uscirà anche stavolta, perché è una guerriera», ribadisce Moioli.

Michela, sono giornate dure per Sofia, alle prese con l'ennesimo infortunio.

«Purtroppo sì, sappiamo che in questi sport può capitare, c'è chi è più soggetto e chi meno. Anche io ho passato quei momenti. Mi dispiace tantissimo. È un grandissimo peccato anche perché lei era in corsa per rivincere la Coppa del Mondo di discesa».

Quando Sofia si infortunò nel 2021, lei dedicò alla sua conterranea la medaglia.

«Sì, Sofia aveva appena perso i Mondiali di Cortina per colpa dell'ennesimo infortunio. Ho pensato a lei in partenza. Se ne era accorta perché avevo fatto un gesto che solo lei poteva capire».

Ogni tanto vi sentite per darvi consigli su come gestire le gare?

«Abbiamo due caratteri diversi e a volte affrontiamo le cose in maniera diversa, però sicuramente lei ha più pressioni, visto l'esposizione mediatica che ha».

Proprio ieri è iniziato il countdown dei due anni all'Olimpiade di Milano-Cortina. Ce la farà a recuperare?

«È solo una coincidenza che sia successo a ridosso dei -2 anni ai Giochi. Comunque sì, mancano 2 anni e ha tutto il tempo per recuperare. Ha dimostrato di riuscire a tornare sempre più forte e competitiva. Ne sono convinta».

A proposito di ritorni, lei proprio in questo inverno è tornata sul podio dopo «aver vissuto l'anno più difficile della mia vita», così ha scritto.

«Sì, sono contenta di essere tornata ad alti livelli. Sono reduce da tre quarti posti di fila in Coppa del Mondo e se vado avanti così mi costruisco la casa a furia di medaglie di legno (sorride, ndr). Ma alla fine, rispetto a prima, la differenza è che oggi ci rido sopra alla sfortuna».

Cosa le manca per cogliere l'attimo e ritrovare il successo?

«Mi è sempre mancato qualcosa nel finale di gara. Sono spesso partita davanti, poi tendo a perdere qualcosa nella scorrevolezza. Essendo grande e grossa di scia ne faccio tanta alle altre (ride, ndr).

Sto lavorando per tornare la Michi di sempre».

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