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Spalletti, il guru frastornato

«Ho fatto scelte sbagliate». E ora si teme il crollo nerazzurro

Spalletti, il guru frastornato

È ricominciato il processo all'Inter. L'accusa: squadra immatura e incapace di ambire a traguardi ambiziosi. La difesa: è solo un episodio che potrebbe anzi far bene alla squadra. Fatto sta che la sconfitta netta e senza appello contro l'Atalanta, ha fatto riapparire vecchi fantasmi e ataviche insicurezze.

Partiamo dalla linea difensiva, quella al momento più difficile da sostenere. Un caso. Un episodio isolato. Una partita storta in cui tutto è andato come peggio non poteva andare. Squadra senza gambe e senza testa, giocatori stanchi e poco concentrati, avversari in giornata di grazia che le azzeccano tutte, ma proprio tutte. Una giornata che può capitare a tutti e che non intacca quanto di buono fatto fino a questo momento. Gli avvocati difensori hanno concluso e si ritirano in buon ordine. Sotto con le accuse.

La prestazione di Bergamo è stata inaccettabile sotto ogni punto di vista e potrebbe essere non l'inizio di una crisi ma la sua materializzazione. Viene da chiedersi infatti se la squadra sia mentalmente e fisicamente pronta per sostenere il doppio impegno campionato-Champions recitando un ruolo da protagonista in entrambe le manifestazioni. La squadra di Bergamo è parsa infatti sulle gambe, dopo il grande sforzo psicofisico per fermare il Barcellona a San Siro ma anche quasi rassegnata alla scoppola, incapace di reagire e di modificare sé stessa anche di testa. E qui entra in gioco il ruolo dell'allenatore. Con l'Atalanta non è stato in grado di far cambiare marcia alla squadra e si è limitato a soli due cambi che, peraltro, non hanno minimamente influito, anzi. Quasi come se pure lui avesse accettato la sconfitta come unica alternativa possibile. «Ho fatto scelte sbagliate. Il risultato della partita dice questo. Ma se ci paragonate alla Juve, loro sono più attrezzati...», spiega il tecnico il giorno dopo, a mente fredda cercando però una giustificazione: «Il dispendio mentale e fisico di martedì ha pesato per noi come per il Barcellona», sconfitto in casa col Betis. Fatto sta che l'incubo dei tifosi è quello di rivedere un film già visto. Con Mancini tre anni fa e con lo stesso Spalletti la scorsa stagione. Salire, crescere fin quasi a volare per poi precipitare facendo ancora più rumore. «I blackout sono diradati, non scomparsi. Rimane questo difetto», conferma Spalletti. Per vincere la causa e uscire indenne dal processo, la sua Inter dovrà convincere tutti su questo tema e dimostrarsi davvero pronta per lottare da protagonista su tutti i fronti.

La corte si aggiorna.

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