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Suning compie un anno Dall'Inter nessun "regalo"

In 12 mesi zero soddisfazioni. E il dono lo fa lui: 150 milioni per il mercato. E un sogno... Real

Suning compie un anno Dall'Inter nessun "regalo"

La prima immagine dello sbarco di Suning a Milano è una sfilata di van neri di lusso. Un anno fa oggi l'assemblea dei soci e il cda dell'Inter ratificarono il passaggio della maggioranza nelle mani del colosso cinese guidato da Zhang Jindong, dopo l'annuncio del sei giugno a Nanchino. Ma quella era un'Inter che navigava ancora a vista: Roberto Mancini allenatore che chiedeva informazioni a Erick Thohir e Michael Bolingbroke, senza ricevere risposte soddisfacenti a tal punto da togliere il disturbo a inizio agosto. Lì si capì che per Suning non sarebbe stata una passeggiata. E infatti zero soddisfazioni sul campo, cinque allenatori cambiati, un'Europa League da dimenticare e ancora di più, se possibile, il campionato chiuso senza Europa. E non può essere certo il tripletino di scudetti delle giovanili considerato un regalo per il primo anniversario di Zhang Jindong alla guida dell'Inter.

E allora il patron di Suning se lo fa lui il regalo. Lo annuncia Walter Sabatini: «L'Inter sta lavorando bene e in silenzio. Non vi preoccupate. Ci saranno grandi cose». A partire dal primo luglio. Perché la metodologia dei cinesi è prendersi tutto il tempo necessario per decidere. A volte può essere scambiata per eccessiva lentezza e anche internamente si vorrebbe maggior velocità nei processi decisionali. Indimenticabile il casting per il dopo De Boer. Ma Suning quando sceglie va dritto: dal benservito dell'ad Boolingbroke all'esonero di Pioli, passaggi emblematici del primo anno cinese.

E da qui a dopodomani la priorità è sistemare definitivamente il financial fair play dell'Uefa. La cessione di Banega al Siviglia per nove milioni, quella di Caprari alla Sampdoria per dodici-tredici milioni nell'affare che porta in nerazzurro il centrale Skriniar (con aggiunta di un'altra dozzina di milioni e probabilmente il giovane Eguelfi), di fatto mettono la società in una posizione tranquilla rispetto ai parametri imposti dall'Uefa, quei trenta milioni retaggio della vecchia gestione. Suning nel suo primo anno ha lavorato molto sui rapporti commerciali e il cda ieri ha ufficializzato un altro accordo commerciale in Cina con «l'estensione del contratto di naming rights a prodotti elettronici in co-branding», si legge nel comunicato. Nelle casse entrano circa venti milioni che alzano la voce ricavi e quindi la possibilità di incidere sul monte ingaggi oltre ad avere ricadute sull'Ffp.

In attesa di novità sulla ristrutturazione del Meazza e degli investimenti immobiliari in città, in particolare nella zona di San Siro, spazio al mercato. Suning che ha già investito 400 milioni in un anno è pronto a metterne altri 150 per il mercato. Rinforzata la difesa con Skriniar, ma dovrebbe arrivare un altro centrale, dove piazzare i due grandi colpi dipende anche da Perisic. All'esterno croato è stato proposto il rinnovo del contratto perché l'offerta del Manchester United di 35 milioni continua a non soddisfare. Se Mou dovesse alzarla a 50, l'affare si farebbe e a quel punto un investimento pesante sarebbe fatto per Bernardeschi più di Berardi, ma c'è una pista estera che porta a Douglas Costa.

L'altro colpo a centrocampo. E tutte le strade portano a Roma. Monchi vuole Jovetic che aveva già portato a Siviglia lo scorso gennaio. Il montenegrino è valutato 12-13 milioni e potrebbe entrare nell'operazione per Nainggolan o Strootman. Più il belga dell'olandese perché è da un anno che Pallotta gli promette il rinnovo senza arrivare al dunque e poi il Ninja si incastrerebbe alla perfezione con Gagliardini e Borja Valero. Ma dopo un anno questo è il primo vero mercato firmato da Suning. E quindi serve la ciliegina sulla torta perché come dice Moratti «Suning ha la forza per un colpo alla Ronaldo». Occhio alle eventuali uscite dal Real Madrid: dal sogno proibito CR7 a James Rodriguez.

L'Inter cinese lavora in silenzio ma promette grandi cose.

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