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Tifosi dell'Eintracht Francoforte invadono Milano

Centro di Milano letteralmente invaso dai tifosi dell'Eintracht Francoforte, che in serata gioca con l'Inter per l'Europa League

Tifosi dell'Eintracht Francoforte invadono Milano

Migliaia di tifosi tedeschi dell'Eintracht Francoforte hanno invaso le vie del centro di Milano. Il ritrovo, per tutti, è stato Piazza Duomo e Galleria, piene di bandiere e cori da stadio. Sono arivati dal mattino e devono attendere alcune ore prima di raggiungere lo stadio Meazza, dove stasera si gioca la partita con l'Inter, valida per un posto ai quarti di finale di Europa League. Tra i tifosi, colorati e vocianti, si è visto anche il presidente del club tedesco, Peter Fischer, che proprio oggi festeggia 63 anni. Per lui festa con pranzo in un ristorante in Galleria e, all’uscita, bagno di folla fra i tifosi tedeschi che non si sono fatti sfuggire l’occasione per selfie e autografi.

Si respira aria di festa in città, nonostante qualche disagio per il traffico. Tram e taxi bloccati tra piazza Duomo, via Orefici e via Meravigli a causa della massiccia presenza di tifosi tedeschi. Decine di mezzi sono rimasti incolonnati tra piazza Duomo e Piazza Cordusio, con auto della polizia a fare da sbarramento. Un fiume di tifosi dell'Eintracht si è spostato a piedi, dal Duomo verso piazza Cadorna, per poi proseguire fino allo stadio. Quasi tutti hanno lattine o bottiglie di birra in mano, molte di marca tedesca, portate dalla Germania, altre comprate oggi a Milano. A chi fa notare loro che era stata vietata la vendita di alcolici e di bibite in vetro in centro, rispondono che "bastava spostarsi di 150 metri dalle vie raggiunte dal divieto per acquistare da bere". Imponente il dispositivo di sicurezza messo a punto dalla questura: 1500 uomini impegnati ad assicurare che tutto fili liscio, con un occhio particolare alle frange più agguerrite di ultrà (una minoranza).

Un tifoso dell’Eintracht ieri è stato allontanato ieri perché era già stato raggiunto da un Daspo. Si tratta di un 39enne che nel 2014, a seguito di una partita di calcio a Genova, era stato accusato di reati di ordine pubblico e per questo aveva ricevuto la misura amministrativa. Ieri l’uomo è stato accompagnato all’ufficio immigrazione della questura di Milano, dove gli è stato notificato un ordine di allontanamento emesso da prefetto.

Gli è stato inoltre intimato di lasciare il territorio nazionale entro 10 giorni con il divieto di reingresso in Italia prima che siano trascorsi 5 anni.

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