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Turchia e il saluto militare dei giocatori: l'Uefa aprirà un'indagine

L'Uefa ha deciso di aprire un'indagine nei confronti della nazionale turca e dei suoi calciatori che hanno esultato mimando il saluto militare. Sanzioni in vista?

Turchia e il saluto militare dei giocatori: l'Uefa aprirà un'indagine

L'offensiva della Turchia nei confronti del popolo curdo sta continuando e questa delicata questione è entrata prepotentemente anche nel mondo del calcio dato che alcuni protagonisti hanno deciso di prendere posizione in merito. Dopo che i calciatori di Juventus e Roma, Merih Demiral e Cengiz Under, hanno espresso il loro pieno appoggio al governo di Erdogan, ci hanno pensato alcuni giocatori della nazionale di Senol Gunes a creare un mare di polemiche per via della loro esultanza con il saluto militare durante i match contro Albania e Francia.

Roxana Maracineau, ministro francese responsabile per lo sport, ha lanciato un appello all'Uefa per infliggere una pena esemplare alla Turchia e l'ha fatto con un tweet al veleno: "La Federcalcio francese e le forze dell'ordine per il lavoro volto a garantire il corretto svolgimento della partita. I giocatori turchi hanno sciupato questi sforzi mimando un saluto militare contrario allo spirito sportivo. Chiedo alla Uefa una sanzione esemplare".

Hakan Calhanoglu, centrocampista del Milan, ha preso posizione in merito all'esultanza sua e dei suoi compagni di nazionale: "So che parlano un po' tutti della nostra esultanza. Io sono un calciatore della Turchia, voglio dare il massimo per la mia nazionale. Noi siamo calciatori, la politica è un'altra cosa. Noi siamo turchi sempre, al 100%, anche nelle difficoltà".

Le parole della ministra Maracineau, però, pare abbiano avuto un seguito, un po' come quelle del ministro dello sport Spadafora, dato che l'Uefa ha deciso di prendere dei provvedimenti per l'esultanza della nazionale di Gunes e verrà dunque aperta un'indagine nei confroti della squadra turca che ha festeggiato con il saluto militare i gol realizzati nelle sfide contro Albania e Francia dato che è parso a tutto il mondo evidente come il loro sia stato un modo per manifestare solidarietà all'esercito impegnato nel Nord della Siria.

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