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La verità di Bonucci: "Via dalla Juventus per soldi? Non è vero"

Il difensore del Milan racconta i retroscena del suo addio ai bianconeri: "Me ne sono andato per le scelte fatte dalla società: ma ci volevano le palle"

La verità di Bonucci: "Via dalla Juventus per soldi? Non è vero"

È passato poco più di un mese dal suo trasferimento al Milan, ma continuano a emergere nuovi particolari sull'addio di Leonardo Bonucci alla Juventus. A raccontarli è lo stesso difensore della Nazionale, in ritiro con i compagni in vista della fondamentale sfida di qualificazione ai Mondiali, in programma contro la Spagna il prossimo 2 settembre. "Perché sono andato via dalla Juve? Ho deciso di andarmene per le scelte fatte dalla società. Ci volevano le palle per fare la scelta che ho fatto. E non sono andato via per soldi, sia chiaro", ha spiegato Bonucci.

È stata una conferenza stampa ricca di spunti interessanti, quella a cui ha partecipato il difensore rossonero Leonardo Bonucci, che ha raccontato le sue sensazioni in vista della prossima sfida contro la Spagna, rispondendo senza problemi a tutte le domande dei giornalisti.

"Mi hanno detto infame, traditore e mercenario, tre aggettivi pesanti per uno che ha sempre fatto il massimo con la Juve. Non sono andato via per soldi, nell’ultimo anno alla Juventus ho guadagnato quasi lo stesso. Con la Juve siamo andati d’accordo fino alla fine", ha puntualizzato Bonucci levandosi qualche sassolino dalla scarpa, pur ribadendo ancora una volta di essersi lasciato bene con i suoi compagni, soprattutto Chiellini, Barzagli e Buffon.

"Per me Giorgio, Andrea e Gigi rimangono degli amici e dei compagni perché le nostre strade professionali si sono divise ma resta il rapporto che si è creato in spogliatoio. Da loro ho imparato tanto perché mi hanno aiutato a crescere. Oggi ci gettiamo in questa avventura con la Nazionale e dobbiamo pensare solo a Spagna e Israele. Difesa Juve? Non ero io a fare la differenza, ho giocato con grandi campioni e senza di loro avrei potuto fare ben poco", le parole di Bonucci.

Oltre alla solita diatriba Juventus-Milan, il capitano del Diavolo si è soffermato su altri temi. "La sfida con la Spagna? Ci sarà da soffrire perché hanno grandi campioni e servirà la migliore Italia. Condizione fisica? Gli stimoli che ti dà una partita del genere ti aiutano a sopperire la precaria condizione".

Infine qualche considerazioni sul ricambio generazionale che a breve, per forza di cose, riguarderà la difesa azzurra. "C’è Caldara, c’è Romagna che adesso è al Cagliari e che ho avuto modo di vedere alla Juve e credo che per caratteristiche sia molto simile al sottoscritto.

Io spero di continuare con questo gruppo per 5-6 anni", ha concluso Bonucci.

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