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Il vero problema non è... Real

Il vero problema non è... Real

Il problema non è il Real Madrid. Il problema è la Juventus. Tutto si sa della squadra di Zidane. Non c'è soltanto Ronaldo che da solo vale per cinque. Perché Modric e Casemiro, Ramos e Marcelo, Isco e Benzema, Kroos e Carvajal sono di un'altra categoria e, insieme, fanno Real. La Juventus. Quale Juventus? Quella del secondo tempo del Millenium? O quella, sempre del secondo tempo, di Wembley? Cardiff o Londra appartengono comunque al passato, remoto e prossimo.

La testa della Juventus non può voltarsi a rivedere l'accaduto, conta il presente e questo è da decifrare. Perché Allegri dovrà disegnare una nuova squadra, viste le assenze di Benatia e di Pjanic. Deve riflettere sul centrocampo, mi auguro non a due perché altrimenti verrebbe sbriciolato dai dirimpettai del Madrid, in superiorità tecnica e numerica. Deve decidere che fare di Mandzukic che, a parte lo stato di salute fisica, ha l'umore bizzarro, ha usmato l'aria favorevole a Douglas Costa e, con il recupero di Cuadrado, lo stanzone dello spogliatoio e il campo di gioco si sono fatti, per il croato, più stretti. Una scelta coraggiosa dovrebbe portare all'utilizzo di Cuadrado a destra, come esterno di centrocampo, il colombiano ha capacità difensive e andrebbe a limitare le avanzate sicure di Marcelo. Khedira e Matuidi sarebbero i suoi sodali di mezzo ma, standfo alle parole dell'allenatore, presumo scelga Bentancur. Attacco con Dybala e Higuain alle spalle dei quali Douglas Costa dovrebbe essere libero di aprire il gas e andare dovunque lo portino il cuore e le gambe. È lui l'uomo della svolta, è lui, proprio per lo scatto e la progressione velenosa, l'uomo difficile da contrastare per qualunque avversario.

Ecco perché il problema non è il Real Madrid ma con quale faccia e con quale personalità la Juventus andrà a giocarsi la sfida, dimenticando Cardiff e Wembley e pensando soltanto ai primi novanta minuti che, vista appunto l'andata con il Tottenham, non sarà decisiva. Resta il fascino di questa sfida, resta la bellezza storica del Real Madrid che, cambiando allenatori e campioni, conserva la sua matrice esclusiva e mondiale. La Juventus fa parte di questa fetta d'epoca e ha voglia di andare oltre la cronaca. Ultima nota: arbitra il turco Cakir. Fu lui a dirigere la finale di Berlino tra Juventus e Barcellona.

Meglio ridere per non pensare male.

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